All'estero: un voto a favore di Dini di R. I.

All'estero: un vote a favore di Dini Per Le Monde «il pds ora ha finalmente cancellato la sua immagine di ex pei» All'estero: un vote a favore di Dini «Il Paese è diviso, ma si allontanano le elezioni» ROMA. «L'ex partito comunista diventa la prima forza politica italiana. Le elezioni regionali hanno diviso il Paese in due». Questo il titolo della corrispondenza da Roma del quotidiano francese «Le Monde». «In Italia come in Francia, i sondaggi si sono sbagliati, e lo scrutinio delle regionali, che per l'80% si effettuavano con il sistema proporzionale, ha permesso di effettuare un vero e proprio sondaggio sullo stato delle forze politiche. A grande sorpresa - osserva il prestigioso quotidiano francese - il pds riusciva infine a far dimenticare la sua immagine di ex-pci, così cara alla propaganda berlusconiana e si ritrovava, con il 25% dei suffragi, il primo partito». «Le Figaro», titola invece «L'Italia: la sinistra eclissa Berlusconi». «Il risultato del polo - scrive il quotidiano parigino - è onorevole, e niente di più». Della vittoria della sinistra «il primo a profittarne potrebbe essere Lamberto Dini. Un ritorno alle urne sembra improbabile prima di ottobre». «Dalle elezioni un respiro per Lamberto Dini, l'attuale presidente del Consiglio, che ha ora qualche mese di tempo per portare a termine il suo compito, riforma delle pensioni e riduzione del deficit di bilancio». E' questa, secondo il «Financial Times», «la buona notizia» che viene dai risultati elettorali. Quanto a Silvio Berlusconi, il leader del Polo, che «aveva sperato in un ritorno al potere in estate, ha ottenuto un risultato di 10 punti percentuali inferiore alle previsioni della scorsa settimana». «In Italia non si vedono nuove maggioranze» è il titolo di prima pagina della «Frankfurter Allgemeine»: dalle urne sono usciti confermati «il quadro imperscrutabile della politica interna italiana e l'incertezza dei rapporti di forza tra i parti ti. Così poco sta ad indicare che l'Italia potrà darsi quella stabilità politica che sarebbe necessaria al suo risanamento economico e monetario», grandi perdenti delle elezioni italiane sono, come in Francia, gli istituti demoscopici, nota la «Welt». Tardi è apparsa la verità: «L'Italia è divisa» e i risultati ottenuti da «Bberlusconi e dai suoi alleati» non bastano a giustificare le elezioni a giugno da essi auspicate. Attenzione al voto italiano anche in Giappone. «Berlusconi non riesce a ricevere un nuovo mandato», titola l'Asahì. «I ri sultati rinviano le elezioni probabilmente a ottobre». «La sinistra sfonda», è il titolo del lo «Yomiuri». «Aumenta la possibilità che le elezioni anti cipate si tengano in ottobre co me suggerito da D'Alema» [r. i.]

Persone citate: Berlusconi, D'alema, Dini, Lamberto Dini, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Francia, Giappone, Italia, Roma