Venti mesi, per noi una scuola

Venti mesi, per noi una scuola Venti mesi, per noi una scuola Il 17 maggio 1945, il «commissario di Guerra» Giorgio Bocca salutava i suoi compagni partigiani con un discorso che preannunciava sì la fine della macchia, ma richiamava a un'unità fatta di intenti comuni, solidarietà, valori inedelebili. Quel discorso - appassionato e proiettato nel futuro - è rimasto sempre inedito. La copia che aveva tenuto sotto gli occhi parlando alla sua platea, il padre di Bocca la donò, con altri scritti, a un ragazzino che abitava alla porta accanto e che con ammirazione seguiva ogni passo del giovane Giorgio. Quel ragazzino, Gianfranco Belletti, divenuto poi ingegnere per imitazione del padre di Bocca - dirigente del Gruppo Fiat in pensione - ha conservato quei fogli sparsi. Pubblichiamo qui proprio il saluto ai partigiani.

Persone citate: Bocca, Gianfranco Belletti, Giorgio Bocca