Amman, la guerriglia dei dentisti «Non curate le bocche israeliane» di Fiamma Nirenstein

Boom di clienti da Gerusalemme (i prezzi sono più bassi). L'Ordine: espulsi i medici che disobbediscono Boom di clienti da Gerusalemme (i prezzi sono più bassi). L'Ordine: espulsi i medici che disobbediscono Amman, la guerriglia dei dentisti «Non curate le bocche israeliane» TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Ai dentisti giordani non stanno a cuore né il processo di pace, né il denaro. E' quanto si può dedurre da una presa di posizione ufficiale della loro organizzazione nazionale firmata dal presidente, Saed Abu Maizer. Si tratta di una ammonizione, pena l'espulsione dall'Ordine, a non trattare per qualsivoglia ragione dentature israeliane. Pare che per i dentisti non ci sia stata alcuna stretta di mano fra Rabin e re Hussein, non sia stato firmato alcun trattato di pace: per loro la guerra c'è ancora, e la si fa trattenendola con i denti. < La presa di posizione segue la notizia, apparsa da qualche giorno sui giornali di Gerusalemme, che raccontava come gli israeliani, una volta scoperto che un'otturazione costa in Giordania 10 dinari (circa 22 mila lire) contro i 120 shekel (60 mila lire) che si pagano in Israele, prendono a centinaia la via degli studi dentistici giordani. Il ministero della Sanità israeliano ha commentato la novità con una dichiarazione di prammatica: non possiamo certo sindacare la volontà dei pazienti israeliani, ma non abbiamo le idee affatto chiare sul livello di sterilizzazione degli strumenti di lavoro dei dentisti di Amman, e quindi su quale sia la loro efficacia nel prevenire l'Aids e l'epatite B. La presa di posizione dei dentisti di Amman è invece prettamente politica: «Ci riferiamo dice Abu Maizer - a una presa di posizione dell'agosto scorso, che ammonisce i nostri membri a non aver niente a che fare né con organizzazioni né con individui di nazionalità israeliana. Qualunque iscritto alla nostra associazione violi questa scelta, viene deferito a una commissione disciplinare e punito con pene fino all'espulsione». Purtroppo la durezza di Abu Maizer non è frutto di una sua bizzarria personale in tempo di pace, né di un eventuale cattivo carattere dei dentisti giordani. Sia in Giordania, che in Egitto, altolà di questo tipo sono stati fatti da svariate associazioni di professionisti: scrittori, avvocati, dottori, ingegneri, farmacisti, giornalisti. Il fatto è che, contrariamente a quello che accadeva nel passato, l'antagonismo nei confronti della pace si è spostato dai ceti meno abbienti e meno colti agli strati intellettualizzati, alla gente che ha a che fare col mondo della comunicazione, dei giornali, delle università, e anche del denaro. In una parola, alle borghesie locali. Il motivo è di carattere culturale e ideologico: questi gruppi sociali, dopo il crollo del panarabismo e del marxismo, sono quelli più legati all'idea di un'identità araba che salvaguardi il loro Paese, la loro stessa persona, dal potere egemonico di Israele e dell'Occidente in generale. Proprio quelli che sono più a contatto col consumismo, con l'universalismo, proprio quelli che magari hanno studiato all'estero e che hanno contatti internazionali, ritengono oggi culturalmente e anche socialmente impresentabile la commistione col processo di pace, ritenuto portatore di barbarie occidentali rispetto alla cultura araba, e in definitiva portatore dell'egemonia ebraica. E' anche importante la presa che l'islamismo, persino quello estremo, ha sui ceti colti: basta ripercor- rere con la memoria le vicende italiane degli Anni SessantaSettanta, quando la nostra borghesia partecipava quasi per intero della grande eccitazione delle rivoluzioni giovanili e studentesche di sinistra, per capire grosso modo come oggi funzioni il fenomeno. Questo toglie molte illusioni a chi spera che i miglioramenti economici siano di per sé porta¬ tori di pace: Shimon Peres dovrà presto ridisegnare il suo «Nuovo Medio Oriente» anche ad uso dei dentisti. Fiamma Nirenstein In Giordania altri gruppi professionali sono su questa linea L'ostilità alla pace non è più dei poveri ma della borghesia Rabin accende una sigaretta a re Hussein nel giorno della pace Per i dentisti giordani quella firma non è mai avvenuta

Persone citate: Abu Maizer, Rabin, Saed Abu Maizer, Shimon Peres