Petrucci e Fortitudo difendono Damiao

Petrucci e Fortitudo difendono Damiao Petrucci e Fortitudo difendono Damiao Prime reazioni ufficiali dopo gli arresti in merito all'inchiesta della magistratura di Agrigento sull'organizzazione che, falsificando documenti, ha «naturalizzato» una cinquantina di sudamericani in forza a squadre di basket e soprattutto pallavolo italiane. Si mostra sorpreso Gianni Petrucci, presidente della Federbasket: «La Federazione non apre nessuna inchiesta perché, da quanto è in suo possesso, non le risulta assolutamente nulla di irregolare. Una cosa è certa: i documenti giunti in Federazione erano regolari, altrimenti il tesseramento stesso non sarebbe stato concesso. Del resto, l'indagine giudiziaria riguarda persone che avrebbero spacciato come autentiche delle false certificazioni. Se sarà provato, pagherà chi ha compiuto questi atti». Petrucci respinge anche l'ipotesi, qualora fossero provate le irregolarità, di ripercussioni sul campionato: «La regolarità del campionato è fuori discussione». Identico l'atteggiamento anche alla Filodoro Bologna, in cui milita uno dei nomi più famosi coinvolti nell'inchiesta, il ventenne brasiliano Marcelo Damiao. «Dagli atti in possesso della società risulta con certezza la legittimità della posizione dell'atleta, per cui lo ritiene estraneo all'indagine giudiziaria e non può fa altro che restare in fiduciosa attesa dello sviluppo delle indagini», afferma il presidente della società Renato Palumbi. il CASO ORIUNDI

Persone citate: Damiao, Gianni Petrucci, Marcelo Damiao, Petrucci, Renato Palumbi

Luoghi citati: Agrigento, Bologna