Brolin: ci vuole un miracolo
Brolin: ci vuole un miracolo Brolin: ci vuole un miracolo Bianchi: «Tanti errori, e incredibili» PARMA. Nel giorno delle elezioni, c'è spazio anche per un referendum. Dopo la sconfitta casalinga della Juve, tutti chiedono a dirigenti e giocatori del Parma una sola cosa: l'aggancio è ancora possibile? La risposte sono varie, ma tutte intonate alla modestia. Giorgio Predaneschi, presidente: «Noi il campionato non lo possiamo più vincere. Al massimo lo possono perdere i bianconeri». Nevio Scala, allenatore: «Non è mia abitudine guardare in casa degli altri; comunque la Juventus non è cotta. La sconfitta col Padova è solo un episodio. Il Parma deve continuare per la sua strada senza guardare a quello che succede ai rivali». Massimo Crippa: «Non dobbiamo farci illusioni. Una cosa è certa: se vogliamo restare in lotta per lo scudetto è obbligatorio vincere tutte le partite. Compreso lo scontro diretto a Torino». Tomas Brolin: «Otto punti sono tanti. Ci vuole un miracolo». Il mini-referendum dice con chiarezza che il Parma è concentrato in particolare sulle Coppe. Nevio Scala, per conto suo, accetta di parlare solo della partita appena conclusa: «E' stata una vittoria stupenda, indipendentemente dal risultato spiega l'allenatore -. Il gioco della squadra mi ha esaltato. Anche il pubblico si è divertito molto: l'Inter non ha potuto fare altro che subire. E pensare che ci mancavano giocatori importantissimi». Massimo Crippa è raggiante: «Viviamo un momento eccezionale - spiega -, dopo aver conquistato alla grande la finale di Coppa Uefa, abbiamo battuto per 3-0 la squadra più in forma del campionato. Se mi permettete, però, la cosa che mi rende più felice in questo momento è il ritorno in campo di Brolin dopo cinque mesi di assenza». Anche lo svedese, di solito molto schivo, si presenta in sala stampa: «Voglio ringraziare i tifosi - dice - per la favolosa accoglienza che mi hanno riservato. Quell'applauso interminabile mi ha aiutato molto. Adesso spero di essere pronto per la finale di ritorno contro la Juventus in Coppa». L'ambiente nerazzurro ha digerito bene la sconfitta: «Venivamo da una lunga serie positiva. Prima o poi doveva succedere», spiega Dell'Anno. Ottavio Bianchi, incredibile ma vero, dispensa qualche sorriso ai giornalisti, poi attacca: «Non mi offende il punteggio, ma il modo in cui è maturato. I soliti errori. Un déjà vu». Luigi Alfieri Nel finale Brolin (foto) è tornato in campo dopo 5 mesi di assenza per un grave infortunio
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