A Parma è suonata la sveglia prima doppietta di Sensini e il solito Zola di Sensini

L'Inter, imbattuta da otto giornate, frena di colpo: e la «banda Scala» torna a sperare L'Inter, imbattuta da otto giornate, frena di colpo: e la «banda Scala» torna a sperare A Parma è suonata la sveglia Prima doppietta di Sensini e il solito Zola PARMA DAL NOSTRO INVIATO Il Parma «spuntato» ha infilato ben tre volte l'Inter-pollo riducendo a otto lunghezze lo svantaggio dalla Juventus, clamorosamente sconfitta in casa dal Padova. La prima doppietta italiana dell'argentino Sensini, completata da Zola, il grande ispiratore di tutti i gol gialloblù, ha rilanciato la squadra di Scala, ma a sei giornate dal termine solo la Signora può perdere lo scudetto. Il Parma lo sa e non molla anche se, realisticamente, sono le due Coppe i suoi principali obiettivi da centrare: e proprio contro i bianconeri. La nona è rimasta incompiuta per un'Inter che, esaurito l'effetto-Moratti, è stata bruscamente ridimensionata al Tardini, un campo tradizionalmente poco ospitale con i nerazzurri, dopo otto risultati utili e cinque vittorie consecutive. Sono riemersi i j vecchi difetti e i limiti tecnici di una rosa che non ha ricambi all'altezza. Una caduta che non compromette però la corsa-Uefa dell'Inter, anche se raggiunta dalla Fiorentina al sesto posto. L'assenza degli olandesi Bergkamp e Jonk s'è fatta sentire più di quella di Asprilla e di Fernando Couto tra i parmigiani. I due olandesi, tanto discussi e messi alla berlina in avvio di stagione, erano in crescita ed avevano fatto compiere un salto di qualità a tutta la squadra. Nell'economia del gioco interista ha pesato anche l'indisponibilità di Seno, l'uomo che sa prendere in pugno le redini del centrocampo, che ha l'autorità di un leader. Alessandro Bianchi sta gradualmente ritrovando sé stesso e, pur essendo una pedina-chiave, non riesce ad incidere come prima dell'infortunio. Ieri Ottavio Bianchi s'è preoccupato di bloccare il Parma più che di usare il pressing e osare maggiormente in fase offensiva. C'è riuscita per quasi un'ora ma poi la sua organizzazione s'è sciolta come neve al sole. Incredibili eirori di Bia, con la complicità di Pagliuca, sul primo gol di Sensini, e la dormita dell'intero pacchetto difensivo sul raddoppio di Zola, hanno agevolato il successo del Panna che ha ancora segnato con Sensini. Svarioni inammissibili. Nevio Scala aveva dovuto reinventare Dino Baggio centravanti, come partner di Zola. Una mossa che ha creato problemi psicologici all'Inter, frenandola. L'ex juventino è uno che va a rete partendo da lontano. Non ha la mentalità dell'attaccante vero (sull'I-0 ha fallito un gol fatto davanti alla porta spalancata) ma Bianchi ha ordinato a Massimo Paganin di seguire Baggio come un'ombra. Un sacrificio che ha finito per penalizzare lo schema dei nerazzurri. Bianchi pensava di poter colpire in contropiede e non aveva fatto i conti con la precaria condizione di forma di Sosa, per la prima volta titolare a tempo pieno dopo la lunga assenza per infortunio, e con la voglia di strafare e l'imprecisione di Delvecchio e Berti. E aveva sopravvalutato la consistenza di un centrocampo che, senza Seno, diventa acefalo. In contrapposizione alla mediocrità di Dell'Anno, Berti e Orlando, il Parma aveva un Sensini in gran spolvero, ben coadiuvato da Crippa e Pin, e sulle corsie laterali dalla spinta costante di Di Chiara e Benarrivo. Nel secondo tempo l'iniziativa è passata al Parma che, sui calci piazzati, ha messo in affanno la retroguardia interista costringendola a svarioni da museo degli orrori. Per il Parma, che in campionato non vinceva dal 12 marzo scorso, 3-2 in casa con la Samp, e aveva poi racimolato la miseria di 2 punti in 4 partite (ma si era imposto con Foggia e Bayer Leverkusen guadagnando le finali in Coppa Italia e Coppa Uefa), quello sull'Inter è un successo che ricarica l'ambiente per un finale di stagione incandescente. Bruno Bernardi PARMA BUCCI 6 (41' s.t. GALLI G.) s.v. BENARRIVO 6 Dl CHIARA 6.5 MINOTTI 6 SUSIC 6 MUSSI 6 PIN 6 (25' s.t. FIORE) s.v. BAGGIO D. 5 CRIPPA 6.5 ZOLA 7.5 (40' s.t. BROUN) s.v. SENSINI 7.5 AIL: SCALA 6.5 3 INTER Jffe PAGUUCA 5 BERGOMI 6 CONTE M. 5.5 ORLANDO AN. 5 (17' s.t. ORLANDINI) s.v. PAGANIN M. 5.5 BIA 4.5 BIANCHIAL 6 BERTIN. 5 DELVECCHIO 5.5 DELL'ANNO 5.5 SOSA 5 Ali.: BIANCHI Arbitro: NICCHI 5.5 Reti: s.t.: 10' Sensini. 31 ' Zola, 37' Sensini. Ammoniti: Berti N., Benarrivo, Mussi, Crippa, DelI Anno. Spettatori: paganti 5.245, incasso 209.781.000, abbonati 19.542, quota abbonati 752.420.000. L'esultanza di Sensini dopo il secondo gol: il protagonista è lui [fotorichiardij Scala (foto) non s'illude: «La sconfitta della Juve col Padova è soltanto un episodio»

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