L'intuito del re delle multe

L'intuito del re delle multe L'intuito del re delle multe Da incubo degli automobilisti a eroe OKLAHOMA CITY. Il contributo determinante alla soluzione del massacro l'ha dato uno degli uomini più temuti della contea, una sorta di «multatore più veloce del West», noto in tutta la regione perché non c'è automobilista che non sia caduto sotto le sue grinfie di implacabile tutore del traffico. La vera sfortuna di Timothy James McVeigh è stata quella di guidare proprio davanti al trooper Charlie Hanger, 42 anni, 22 dei quali trascorsi con indosso la divisa a fermare automobilisti per la Oklahoma Highway Patrol. Perfino il presidente Clinton, pur senza farne il nome, ha sentito il bisogno di citare l'importanza del comportamento di quest'uomo che i suoi concittadini cercano di evitare, ma che sa anche essere comprensivo e generoso. Nel caso di McVeigh non lo è stato: la praticaccia gli ha suggerito che quella vettura un po' arruginita e senza targa visibile non fosse a posto. Gli ha chiesto dove andava e lui ha risposto che era di passaggio, un lungo viaggio senza fermate per 10 ore. E' stata la prima cosa a insospettirlo: la gente che guida per 10 ore di fila si toglie la giacca. Poi gli ha chiesto la patente, e quando lui si è chinato per prenderla ha notato un gonfiore: al volo ha capito che poteva essere una pistola. Lo era: una Glock calibro 9 mm semiautomatica, carica con micidiali dum-dum, i «black talon». A questo punto ha deciso di non lasciarlo andare. I fatti gli hanno dato ragione, pochi minuti prima che fosse costretto a rilasciarlo dietro cauzione: l'Fbi aveva controllato i dati inviati via computer e confermava i sospetti. L'identikit ha poi dato la certezza del «colpo» dell'agente Hanger. [Adnkronos]

Persone citate: Clinton, Glock, Timothy James Mcveigh

Luoghi citati: Oklahoma