Ore 10, la Liguria trema di paura di Gian Piero Moretti

Ore 10/ la Liguria trema di paura Il sisma del sesto grado della scala Mercalli ha causato il crollo di vecchi edifìci in Val Roja Ore 10/ la Liguria trema di paura II terremoto avvertito anche a Montecarlo e Nizza SANREMO. Un boato. Poi la terra ha cominciato a tremare. Cinque secondi, ed è stato il panico. La gente si è precipitata in strada; le scuole sono state evacuate; molti uffici pubblici hanno chiuso i battenti; i centralini dei vigili del fuoco sono stati tempestati di telefonate. La scossa di terremoto è stata registrata dai sismografi alle 10,03 di ieri. Magnitudo 4.1 Richter, pari al 6° grado della Scala Mercalli. L'epicentro è stato individuato dieci chilometri al largo della costa, fra Ventimiglia e il Principato di Monaco. Il sisma è stato avvertito distintamente dalla popolazione ai piani alti da Nizza, in Francia, fino a Savona e nel Cuneese. Nessuna vittima, neppure feriti. Solo qualche danno a Ventimiglia e nell'entroterra. E tanta paura. Del resto le ferite del Belice, del Friuli e dell'Irpinia sono ancora aperte e il Ponente, nella cartina geofisica dei sismologi, è indicato come «zona altamente a rischio». A Sanremo hanno tremato i muri delle case, porte e Finestre si sono spalancate, molte suppellettili sono finite a terra. C'è chi giu¬ ra di avere visto i mobili ballare. La gente si è precipitata in strada. Le scuole sono state fatte evacuare. Gli alunni, per precauzione, sono stati mandati a casa. La zona più colpita dal sisma è la Val Roja, alle spalle di Ventimiglia. Danni sono stati segnalati a Bevera, Varase e Airole. In quest'ultimo centro, a una quindicina di chilometri da Ventimiglia, è crollato il portico della chiesa di San Bernardo, un edificio del Cinquecento alle porte del paese. Lesioni si sono aperte in una parete della chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, la parrocchia di Airole. Nell'estrema periferia sono crollate alcune case disabitate. Nel timore di altri cedimenti molti vicoli della parte vecchia del paese sono stati transennati. A Varase e Bevera sono crollati alcuni cornicioni. Allarme anche a Ventimiglia e Vallecrosia dove per due ore sono stati interrotti i collegamenti telefonici. Anche nella città di confine sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per cornicioni pericolanti e muri lesionati. Scuole ed uffici pubblici chiusi in tutto il Ponente. A Imperia e nel Dianese il boato è stato di minore intensità e non si sono verificate scene di panico. Le lezioni nelle scuole si so¬ no svolte regolarmente. Anche sulla Costa Azzurra, nonostante la vicinanza all'epicentro del sisma, non sono stati segnalati grossi danni. Soltanto i vetri di qualche finestra in frantumi a Montecarlo e Mentone, tanta paura e centinaia di telefonate ai centralini dei vigili del fuoco e della «Sùreté». L'allarme-terremoto non è cessato. Gli osservatori sismologici hanno previsto altre scosse di assestamento fino a tarda sera che, però, non sono state avvertite dagli abitanti. Soltanto sul litorale, dopo le 13, è stata segnalata un'onda anomala che ha portato ad un sollevamento momentaneo del livello del mare di una ventina di centimetri. E mentre in Riviera si attende che la terra torni a tremare è scattato l'allarme-maltempo. Il servizio di Protezione civile della prefettura ha annunciato l'arrivo di una burrasca con violenti temporali e raffiche di vento ad oltre cento chilometri all'ora in tutta la parte occidentale della Liguria. Gian Piero Moretti A Sanremo la gente è scesa in strada Evacuati gli uffici pubblici e le scuole Airole, in Valle Roja, è stato uno dei centri dove la scossa di terremoto ha causato danni: è crollato il porticato di un'antica chiesa

Persone citate: Dianese, Mercalli, Richter, Roja