Targhe 2 la retromarcia

Il ministro dei Trasporti: «Stiamo anche studiando la possibilità delle sigle personalizzate come negli Usa» Il ministro dei Trasporti: «Stiamo anche studiando la possibilità delle sigle personalizzate come negli Usa» Targhe 2, la retromarcia Tornano le sigle della provincia ROMA. Contrordine: le sigle delle Province, grazie alle quali intere generazioni di bambini avevano imparato l'alfabeto e un po' di geografia, torneranno sulle targhe automobilistiche italiane dopo essere state cacciate in nome di una presunta normativa comunitaria. Mentre molti automobilisti non hanno ancora digerito la scomparsa dell'indicazione della Provincia di provenienza in favore di un codice alfabetico ritenuto spersonalizzante, il ministro dei Trasporti Giovanni Caravale ha messo in cantiere una riforma che non solo potrebbe far tornare l'agognata sigla, ma promette molto di più. Il progetto prende in considerazione anche la possibilità d'introdurre la targa personalizzata, ossia quella che l'automobilista porterà con sé, a prescindere dal veicolo, come avviene in America e in Inghilterra dove, pagando una tassa, si può aggiungere quel che si vuole alla sigla automobilistica. Parlando ieri all'«European Press Club» di Roma, il ministro ha infatti detto che «c'è stata una forte domanda di roinserire la Provincia sulla targa. Per questo abbiamo costituito una commissione con esperti dei ministeri dei Trasporti e delle Finanze per studiare la possibilità di affiancare al simbolo nazionale e a quello comunitario anche la sigla della Provincia». Il progetto era stato avviato dal ministro Publio Fiori, che aveva affidato a Franco Zeffirelli l'incarico di ridisegnare le targhe. Molte voci di protesta erano insorte contro la decisione di cancellare le province dalla targhe automobilistiche. Sembravano minacciati, oltre al passatempo preferito dei bambini in viaggio, anche una serie di proverbi e credenze popolari sulle caratteristiche ritenute peculiari dei guidatori a seconda delle province d'appartenenza. Ora, a un anno dal cambiamento, si torna indietro. E contemporaneamente - ha aggiunto Caravale - «vorremmo arrivare alla personalizzazione della targa, ossia alla sua conservazione anche quando si cambia vettura. E' una novità che ha però implicazioni anche di natura fiscale che sono allo studio con i tecnici delle Finanze». Tutti contenti per questo dietro-front? Naturalmente no: alle nuove targhe gli italiani si orano quasi abituati, e c'è chi teme nuove complicazioni burocratiche e soprattutto un inutile dispendio di denaro per ripristinare le sigle provinciali. Sono state immediate le reazioni delle autoscuole al progetto di mandare in soffitta le targhe in vigore da circa un anno. «Il ritorno alla sigla provinciale andrebbe ad annullare i benefici introdotti dal nuovo codice della strada, che prevede l'immatricolazione del veicolo su tutto il territorio nazionale e non nel capoluogo di provincia, come avveniva prima», sostiene Michele Ciccarone, segretario nazionale dell'Unasca, l'Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica. E aggiunge: «Staremo a vedere come si vuole reintrodurre la sigla». «Sarebbe una rivoluzione di tale grandezza che ci costerebbe troppo, cambiando nuovamente il concetto del Pubblico registro automobilistico - sostiene invece Giorgio Schiavo, segretario della Federtaai, la Federazione titolari autoscuole e agenzie d'Italia - a meno che non si voglia introdurre solo un bollino da applicare sulla targa da parte dell'automobilista, con la sigla della provincia d'appartenenza. Insomma non vorrei che si ritornasse alla doppia procedura fra Pra e Motorizzazione, un vecchio sistema ormai superato», [r. cri.] «Avevamo ricevuto molte proteste gli italiani ci chiedevano di ritornare al vecchio sistema» Ma le autoscuole accusano: «Così addio ai benefìci dell'immatricolazione» Il ministro Caravale e Franco Zeffirelli con Publio Fiori

Persone citate: Caravale, Franco Zeffirelli, Giorgio Schiavo, Giovanni Caravale, Michele Ciccarone, Publio Fiori

Luoghi citati: America, Inghilterra, Italia, Roma, Usa