L'Onu: intollerabile

L'Onu: intollerabile L'Onu: intollerabile Akashi bloccato dai serbi a Sarajevo SARAJEVO. I serbo-bosniaci hanno impedito la partenza del plenipotenziario dell'Orni Yasushi Akashi da Sarajevo. Lo riferivano ieri sera fonti dell'Unprofor dalla capitale. La decisione dei serbi appare una ulteriore sfida ai caschi blu: le motivazioni addotte sono che l'aereo che doveva condurre Akashi a Zagabria era arrivato a Sarajevo con a bordo alcuni diplomatici del cosiddetto gruppo di contatto per la Bosnia (Usa, Russia, Gran Bretanga, Francia e Germania) ma anche tre civili. Perciò l'aereo è ripartito vuoto e i diplomatici sono stati bloccati all'aereoporto, dove hanno trascorso la notte nei sacchi-a-pelo, perché i serbi non hanno concesso loro di arrivare in città. E' da lunedì che i serbi si rifiutano di garantire il traffico aereo su Sarajevo se sugli aerei dell'Onu vengono trasportati civili. Da New York, l'ambasciatrice Usa all'Onu, Madeleine Albright, ha definito il fatto «inaccettabile». «Consideriamo questa azione come una infrazione grave alle procedure diplomatiche. Quelle persone erano lì per svolgere il loro lavoro e dovevano essere autorizzati ad entrare a Sarajevo». La missione di due giorni di Akashi, mirata al prolungamento della tregua che scade il 30 aprile, si è conclusa con un nulla di fatto. Su un altro fronte diplomatico, senz'altro meno caldo ma di grande rilievo per l'Italia, ieri il primo ministro sloveno Janez Drnovsek ha detto che se le cose continueranno a procedere bene, la Slovenia diventerà un Paese membro dell'Unione Europea entro tempi brevi, forse due o tre anni. L'ottimismo del ministro sloveno si fonda sul fatto che il suo Paese ha già completato la trasformazione dall'economia di stato all'economia di mercato. In un'intervista rilasciata in occasione di una visita di lavoro in Spagna (Paese che assumerà la presidenza di turno degli istituti dell'Unione Europea per il prossimo semestre), Drnovsek ha sottolineato che il governo sloveno è finalmente riuscito a convincere i responsabili dell'Unione, a Bruxelles, e i potenziali investitori stranieri che la sua repubblica non è in alcun modo coinvolta nel conflitto che insanguina le altre repubbliche ex jugoslave. [Agi]

Persone citate: Drnovsek, Janez Drnovsek, Madeleine Albright, Yasushi