Il Professore di 1. Bor.

Una intervista dell'ex premier scatena polemiche. Ritirata l'offerta Mediobanca all'Ili Il Professore «Sono allarmato ma non stupito» TORINO. Prodi preoccupatissimo per la proposta di Berlusconi. Quando arriva nel capoluogo piemontese per sostenere la candidatura di Giuseppe Pichetto alla guida della Regione, il Professore ha già dettato alle agenzie il suo commento. Invita i giornalisti ad attenersi a quel testo, ma, poi, davanti alla gente, non si trattiene: «E' incredibile la proposta di Berlusconi di diventare l'azionista di maggioranza della Stet privatizzata». Ha in mano i lanci Ansa sul pensiero di Sua Emittenza rispetto all'ipotesi di fusione Stet-Fininvest: «Ho aspettato a dire la mia fino ad ora perché ho voluto capire se era vero, adesso ho letto l'intervista. E' difficile poter credere che chi aveva il 45% delle tv in Italia e che come prima mossa di governo ha pensato di cambiare i dirigenti dell'altro 45% si proponga adesso di diventare azionista di riferimento della società telefonica. Chiarire che cosa deve diventare il nostro Paese è una questione fondamentale». Un Prodi «allarmato, moltissimo», ma «non stupito», e spiega: «Perché dopo aver sentito lo stesso Berlusconi affermare a Tempo Reale che la British Telecom non è stata privatizzata (quando ognuno sa che il caso di questa privatizzazione viene studiato come un esempio ovunque si parli della cessione al mercato di pubblici servizi), ho ancora una volta avuto la prova che, mentre parla di liberismo, il Cavaliere non sa proprio come funziona un libero mercato».... Suona l'allarme Prodi, e lo fa in ognuna delle cinque tappe torinesi a sostegno della sua alleanza: «Mi allarma, e molto la prospettiva che nasca un grande fratello, un supermonopolio che accorpi tutte le funzioni e le attività delle comunicazione e magari le ponga sotto il controllo di un azionista di riferimento che, casualmente, fa anche di mestiere il leader politico. Con buona pace per il libero mercato». Davanti ai movimenti di centro sinistra, nella centralissima via Roma, il Professore bolognese parla esplicitamente di «democrazia in pericolo», paragona le elezioni amministrativa di domenica a una «battaglia per la libertà». Il Professore bolognese invita tutti a riflettere: «Questa destra non è italiana, né europea, è venuta dall'esterno della nostra società. Parlano di concorrenza, ma poi vogliono il controllo del mercato. Berlusconi vuole le privatizzazioni, ma a favore di se stesso. L'ultimo esempio arriva proprio dalla sua proposta sulla Stet. Impresentabile!», dice il Professore. [1. bor.]

Persone citate: Berlusconi, Giuseppe Pichetto, Prodi

Luoghi citati: Italia, Torino