La trasferta in aereo

IB Milan voterà IB Milan voterà La trasferta in aereo MILANO. Come era nei voti (del Dottore), il Milan voterà. Quel «birichino» di Fabio Capello, che aveva osato anteporre il profano del pallone al sacro dell'urna, «c'è il Torino, non possiamo distrarci», si è inchinato ai desiderata del massimo fattore. A Silvio Berlusconi non sembrava vero che, dopo aver invitato gli italiani a non marinare i seggi, proprio i suoi pupilli venissero meno agli ordini di scuderia. E' scattata, così, l'operazione Urna Rossonera. Galliani, braccio destro del Cavaliere, era slato il primo a fiutare il vento, tanto che, martedì, aveva lasciato aperto uno spiraglio: se eliminiamo il Paris Saint-Germain, non escludo che... Fatto. E allora via. Tutti mobilitati, a Milanello. Fax, telefonate. Il problema era conoscere la sede della sfida di campionato con il Torino (ore 20,30), visto che San Siro è squalificato. In cima alla lista, Reggio Emilia. A un'ora e mezzo d'autostrada. Ma Reggio è stata scartata. Cavilli tecnici, legati all'agibilità esterna dello stadio. La Lega ha scelto così Bologna (la rossa, la città di Gianfranco Fini). Entro questa mattina, lo staff tecnico della società metterà a punto i piani operativi dello sbarco. In altri tempi, ci si sarebbe mossi in pullman, ma dal momento che bisogna sfruttare la mattinata (per il voto) ed essere a destinazione per rancio e pisolino, ecco saltar fuori la possibilità di affittare un aereo. Da Malpensa a Bologna, 290 chilometri, un quarto d'ora di volo effettivo. «Non potevamo non tener conto della volontà dei giocatori», brontola Capello. Bugia. E' probabile che, dopo la rifinitura di sabato, i convocati restino a Milanello, dormano lì, e la domenica mattina vengano lasciati liberi per espletare (entro le 11 ) il loro diritto-dovere di cittadini. In questo caso, voterebbero i residenti a Milano e dintorni: Albertini, Baresi, Costacurta, Donadoni, Galli (il più battagliero nel fiancheggiare la crociata berlusconiana), Maldini, Massaro, Nava, Simone, Stroppa, Tassotti. Più Capello, il suo vice Galbiati, il dottor Monti (progressista, ahi ahi), i massaggiatori, i magazzinieri. E i non residenti? Ecco l'altro problema. Berlusconi non scherza, quando parla di Milan che deve votare allude a tutto il Milan: anche a Rossi di Cesena, Eranio di Genova, Lentini di Torino, Sordo di Massa, Di Canio di Terni, Ielpo di Roma, Orlando di San Dona, Panucci di Savona, Melli di Parma. Per questo, e per questi, non viene esclusa una speciale esenzione dall'obbligo di consumare sotto chiave la notte della vigilia. Di sicuro, e nella storia recente del Milan non era mai successo, Capello abolirà la canonica rifinitura della domenica mattina. [ro. be.] Fabio Capello, allenatore del Milan, ha ceduto alla decisione di Berlusconi: domenica niente allenamento pre partita, così i giocatori potranno votare