«Di Parisi i falsi volantini Br»
Scandalo Sisde Scandalo Sisde «Di Parisi i falsi volantini Br» ROMA. Fu Vincenzo Parisi, allora vicedirettore del Sisde, a ordinare la diffusione dei falsi volantini delle Brigate rosse confezionati dai servizi segreti nel 1981, in pieno sequestro Cirillo. Così sostiene Mario Fabbri, lo 007 più direttamente coinvolto in quell'oscura vicenda e attualmente rinchiuso a Forte Boccea. Interrogato a proposito di uno specifico volantino diffuso nel luglio di quell'anno, Fabbri - secondo quanto riporta Panorama nel prossimo numero in edicola - ha risposto: «Sì, lo ammetto, quel falso volantino delle Brigate rosse l'ho diffuso io per ordine di Vincenzo Parisi. E' accaduto tra il 10 e l'il luglio del 1981». Il volantino a cui si riferisce l'alto funzionario del Sisde era formato da tre pagine dattiloscritte siglate «Br, fronte delle carceri», in cui si esprimeva «una serrata critica politica per la sentenza nei confronti dell'ingegner Giuseppe Taliercio», assassinato dai brigatisti a Mestre il 5 luglio di quell'anno. Fabbri, arrestato il 14 marzo scorso per false dichiarazioni al pubblico ministero di Perugia Fausto Cardella, sostiene nella sua deposizione che Parisi (divenuto poi direttore del Sisde e capo della polizia, scomparso tre mesi fa) fu l'ideatore dell'«operazione Vola», i falsi volantini delle Br nella primavera-estate 1981. Eie sue dichiarazioni aprono un nuovo fronte nelle indagini sul sequestro di Ciro Cirillo, l'assessore napoletano tenuto in ostaggio per tre mesi dalla Br e rilasciato dopo una trattativa tra de, servizi segreti e il capo della Nuova camorra organizzata, Raffaele Cutolo. Panorama ricorda che Parisi, di fronte alla commissione Antimafia, aveva assicurato che gli 007 del Sisde si erano disinteressati del caso Cirillo a partire dal 10 maggio, passando le consegne al Sismi. Ma la testimonianza di Fabbri rivela che due mesi dopo quella data e a due settimane dalla liberazione di Cirillo, «il Sisde produceva volantini targati Br favorevoli alla trattativa, citando come esempio negativo il caso Taliercio». L'«operazione Vola» è tutt'ora coperta dal segreto di Stato, ma il pm Cardella ha già avanzato richiesta al presidente del Consiglio Lamberto Dini perché lo tolga. [a. d. r.]
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