A luci rosse l'ultimo Disney di Giuseppe Ballaris

Un ribelle tra Tito e Stalin Un critico Usa: in «Pocahontas» che uscirà a Natale scene di sesso e violenza A luci rosse l'ultimo Disney ALLARME a Hollywood: troppo sesso e troppa violenza in «Pocahontas», l'ultimo cartone animato della Disney, la storia di una principessa indiana. L'attesissimo film, che sarà proiettato in prima mondiale il 10 giugno al Central Park di New York, su quattro schermi giganti, sta girando le città della provincia americana, per le consuete proiezioni test, quelle in base alle quali le «majors» hollywoodiane sono pronte a cambiare scene, interpretazioni, finali. Dennis Dermody, giornalista del mensile «Paper», ha assistito a una di queste proiezioniprova in un paesino del Midwest. E definisce il film come «il più violento, sessualmente esplicito e politicamente scorretto mai realizzato», e spiega poi perché, secondo lui, dovrebbe esser vietato ai minori. E' facile immaginare che se un film a cartoni animati fosse vietato, per la Disney sarebbe un vero disastro. Più facile, forse, modificare qualche scena. Intanto il film sarebbe farcito di «stereotipi razzisti» (gli indiani che violentano le donne bianche), e questo, dopo «Balla coi lupi», rappresenterebbe un bel passo indietro nella «questione indiana». Poi c'è il sesso: già Pocahontas, dai brevi spezzoni proiettati quest'estate a New York, si delineava come un tipetto sexy. Ma qui si va oltre: «La nostra eroina - scrive Dermody - viene buttata a terra da Powhatan che le strappa il vestito, e le salta addosso, ridendo». E il finale: «Così violento assicura il giornalista americano - da spingere molti spettatori a voltarsi, e non guardare -. Asce nelle schiene, sangue che scorre dappertutto, indiani che violentano e torturano le donne bianche. Powhatan stacca la testa al coniglietto; ed il fedele orso attacca Powhatan, togliendogli il cuore, con la zampa. Little Running Brook si becca una baionetta nella pancia. Smith è raggiunto da una freccia alla gamba; Pocahontas perde un occhio, mentre cerca di salvare il procione. Tutt'intorno corpi accatastati, mentre i superstiti cantano "We Will Forge Our Place in the Sun" (Costruiremo il nostro posto al sole). Non si vedeva una tale, lunga sequenza di violenza dai tempi di "Soldato Blu"». La Disney «politicamente scorretta»? Un giornalista particolarmente moralista? Conosceremo il 10 giugno le decisione della grande casa di produzione, che qualche brivido, come ogni favola, lo ha sempre fatto provare. Giuseppe Ballaris SERVIZI A PAGINA 23

Persone citate: Dennis Dermody, Disney, Little Running Brook, Paper

Luoghi citati: Hollywood, New York, Usa