La Madonnina spacca Volpiano
Tra fede e incredulità, tutti vogliono vedere se piange sangue Tra fede e incredulità, tutti vogliono vedere se piange sangue La Madonnina spacca Volpigno Assedio all'asilo dov'è la statuetta La Curia tace, i carabinieri dicono di voler aspettare per avviare le indagini, ma la Madonnina di Volpiano, con il volto rigato da lacrime di sangue, è già motivo di discordia per gli abitanti della città. Fra le persone aggrappate alla cancellata dell'asilo di via XI Febbraio 9, che dà sul cortile dove si trova la statua di gesso, una donna grida ad un'altra: «Tu che non credi a questo miracolo, non sei neppure degna di passare qui davanti». Così, in preda alla commozione, esprime il proprio disdegno verso l'indifferenza di una sua conoscente. «Non ho voglia di litigare - si difende Tina Tassella, 45 anni, operatrice scolastica nella scuola elementare a fianco dell'asilo - penso solo che queste Madonne cominciano a moltiplicarsi in modo sospetto: non voglio dire che si debba trattare necessariamente di uno scherzo, ma andrei con i piedi di piombo. Un certo tipo di devozione assomiglia all'isterismo». Davanti alla Madonnina continuano a fermarsi gruppi di persone: c'è chi ha appreso la notizia leggendo il giornale, chi ha sentito colleghi parlarne sul lavoro. Tutti corrono a vedere. La curiosità ora è l'unico motivo di unione fra chi parla di miracolo e chi sorride con incredulità. Ognuno racconta agli altri ciò che pensa, offre ragioni inespugnabili per convincere alla fede o allo scetticismo. «Durante la mia vita ho avuto un'esperienza spirituale molto forte - spiega Tina Furore, 60 anni, residente a Volpiano in via Trento 97/A, pensionata - è per questo, forse, che non dubito delle lacrime che vedo sul volto della Madonna». Stefano Monaco, 26 anni, operaio, ascolta l'anziana signora e, anche se in modo rispettoso, non nasconde la diversità delle sue convinzioni: «Cosa ci vuole a mettere in piedi uno scherzo come questo? un po' di agilità a saltare la cancellata, un pennello e una certa predisposizione per la burla. La gente non finirà mai di stupirmi: subito disposta a credere anche alle cose più inverosimili. Capirei di più se piangessero per Ù problema delle pensioni. Comunque è uno scherzo di cattivo gusto». Martedì sera, quando la notizia delle lacrime della Madonnina era ancora affidata ai «si dice», la gente ha continuato ad arrivare in via XI Febbraio fino a tardi. «Qualcuno aveva la pila per vedere meglio - racconta Anna Petaroscia, 32 anni, bidella della scuola elementare Ghirotti - ma non mancavano quelli che pregavano in ginocchio». Risposte prudenti e molto caute, invece, quelle che arrivano dalla parrocchia e dalla stazione dei carabinieri di Volpiano. Don Guido Giacomino, il parroco, è «via». Serio e un po' imbarazzato lo sostituisce don Alberto Chiadò, il viceparroco: «Abbiamo ricevuto indicazioni ben precise dalla Curia. Sospendiamo il giudizio e, per il momento, ci consideriamo estranei alla vicenda. Per eventuali problemi che potrebbero sorgere, problemi di ordine pubblico, intendo, saranno i carabinieri ad occuparsene». «Siamo esasperati - rispondono dalla caserma dei carabinieri di via San Guglielmo 6 - riceviamo continuamente telefonate da cittadini che chiedono informazioni. Per il momento noi abbiamo preparato solo un rapporto sull'accaduto. Per dare il via alle indagini ci sembra troppo presto». Ma nel silenzio delle autorità, intanto, Volpiano si spacca. Carlotta Oddone L'assalto dei curiosi all'asilo di via XI Febbraio a Volpiano è continuato per tutta la giornata di ieri A sinistra il viceparroco don Alberto Chiadò
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