l COMUNI Al VOTO. Sei duellanti si contendono il Municipio San Mauro vuole sicurezza

l COMUNI Al VOTO. Sei duellanti si contendono il Municipio l COMUNI Al VOTO. Sei duellanti si contendono il Municipio San Mauro vuole sicurezza Sullo scontro politico pesa l'alluvione Un occhio al Po e l'altro al traffico. Lo sguardo dei sei candidati alla carica di sindaco di San Mauro spazia tra questi due orizzonti. La grande piena di novembre è stata un campanello d'allarme per i 18 mila abitanti della città. La parola d'ordine comune adesso è: «Prima di tutto la sicurezza». Fioriscono così i progetti e le richieste per argini sicuri, per il drenaggio e il controllo delle acque. Poi c'è il traffico. Anche qui richieste di una navetta che colleghi il centro storico, l'Oltrepò e la collina e di nuovi parcheggi. Le comunanze programmatiche tra i sei duellanti finiscono qui. Poi c'è lo scontro politico. Ed allora ecco che dalla diaspora dei vecchi partiti vengono fuori tre aspiranti sindaco con un passato di militanza nella vecchia democrazia cristiana. Giacomo Coggiola è uscito nel 93 e adesso guida la lista civica San Mauro Domani; Antonio Cherio (ex sindaco) e deputato berlusconiano è a capo della coalizione del Polo delle Libertà (Forza Italia-polo Popolare, Gcd; An e Riformatori); Angelo Santoro è rimasto fedele a Gerardo Bianco ed è il candidato scelto da pds, Alleanza Verdi per San Mauro, Per una nuova San Mauro e dai popolari. Coggiola e Cherio erano nella stessa maggioranza di pentapartito che reggeva il Comune prima dell'arrivo del Commissario governativo. E non è finita. Un quarto candidato, Paolo Rossi, (genero di Santoro) prima ha avviato trattative per entrare nella lista di Forza Italia, poi ha deciso di «correre» da solo con la lista San Mauro Punto e a Capo. Completano la rosa degli sfidanti Carlo Ellena (Lega Nord) e Nando Tonon (Rifondazione), il «Dante Alighieri» di San Mauro: ha infatti riscritto la Divina Commedia con personaggi locali. Proprio Tonon sottolinea le differenze con gli altri candidati: «Io e Rifondazione - spiega privilegiamo in particolare i temi sociali soprattutto il disagio giovanile e la tutela degli anziani. In più chiediamo il risana¬ mento della collina e l'istituzione di una linea di trasporti circolare interna». Il leghista Ellena punta invece sulla «democrazia diretta. La Lega chiede l'istituzione di referendum popolari con cui i cittadini prendano posizione sulle principali questioni amministrative. In più spingiamo per la riqualificazione delle attività artigianali con la creazione di un polo fieristico e per un piano regolatore che blocchi l'incremento della popolazione e offra più servizi ai cittadini». Paolo Rossi invece vuole raccogliere il voto giovanile: «Le emergenze di San Mauro sono le stesse da anni. Noi vogliamo centri culturali e centri sportivi attrezzati. Speriamo di avere una rappresentanza in Comune. Saremo una specie di consiglieri-vigi- lantes, coloro che terranno informati i giovani sui progetti che l'amministrazione comunale realizzerà per loro». Coggiola presenta invece un programma in cui spicca una ricetta: «Libertà e solidarietà». «Voghamo garantire le fasce più deboli della popolazione, soprattutto gli anziani». La sua lista chiede anche la realizzazione del campo bocce e del palazzetto dello Sport nella zona dell'Oltrepò; il restauro della Chiesa di Santa Maria e «la valorizzazione del settore agricolo». Ma gli aspiranti al ballottagio, almeno stando ai risultati del 27 marzo del '94, in realtà sono due: Cherio e Santoro. Sommando i voti di Forza Italia, An, e Riformatori (che sostengono il primo) si arriva infatti al 40,02 per cento; la sinistra che sostiene il secondo si attestò sul trenta. Poi c'è un 9,53 del voto dei popolari che si suddividerà tra i due e Coggiola. I loro programmi? Cherio che prima della diffusione pubblica lo ha verificato con un sondaggio su 1000 cittadini adesso spiega: «Puntiamo alla revisione del piano regolatore eliminando i vincoli esistenti nel rispetto dei volumi fissati. In più vogliamo riportare liei al 4 per mille con un risparmio di circa 400 mila lire a famiglia». Santoro privilegia invece una «politica forte a sostegno delle persone più deboli». «In più - spiega - vogliamo cambiare la viabilità e puntiamo ad una nuova sistemazione delle piazze. Tra gli altri obiettivi puntiamo al miglioramento del centro storico e all'avvicinamento del cittadino al Palazzo». Maurizio Tropeano La grande piena di novembre è stata un campanello d'allarme per i 18 mila abitanti Da sinistra Antonio Cherio e accanto Giacomo Coggiola Fioriscono progetti e richieste per argini sicuri il drenaggio e il controllo delle acque del Po Sopra il candidato Paolo Rossi e a sinistra Carlo Ellena Da sinistra Angelo Santoro e Nando Tonon bre ello anti