la Consulta decide sul 6 per mille

la Consulta decide sul 6 per mille DEPOSITI BANCARI Secondo l'Adusbef il provvedimento accelerò l'esportazione di capitali la Consulta decide sul 6 per mille 77prelievo forzoso rese all'erario5000 miliardi ROMA. E' arrivata davanti alla Corte Costituzionale la travagliata vicenda del sei per mille che fu prelevato da tutti i depositi bancari e postali il 22 luglio del 1992 grazie a un decreto del governo Amato. Ieri mattina è stato discusso il ricorso presentato dal signor Giacomo Cea davanti alla Commissione tributaria di Roma che ha ritenuto non manifestamente infondata la questione di incostituzionalità sollevata dall'avvocato Emanuele Emmanuele. Secondo il legale dell'Adusbef (Associazione di difesa degli utenti finanziari) il decreto Amato avrebbe disatteso i principi espressi nell'art. 3 della Costituzione per aver colpito in maniera eguale situazioni differenziate; sarebbe inoltre in contrasto con l'art. 53 «in quanto il prelievo fiscale ha inciso su saldi contabili astratti che non possono essere considerati espressione di capacità contri¬ butiva così da risultare violato il principio di progressività». Il prelievo del sei per mille avrebbe violato, sempre secondo il legale dell'Adusbef, l'art. 47 della Costituzione: «La misura fiscale introdotta con il prebevo forzoso non appare aver tutelato né incoraggiato il risparmio, semmai ha generato sfiducia nel sistema inducendo i risparmiatori a maggiore cautela sottraendo ricchezza dal circuito economico». Secondo l'Associazione che tutela i cbenti delle banche, lo «scippo» del 6 per mille che fruttò all'Erario 5258 miliardi innescò un china generalizzato di sfiducia concretizzatosi in una massiccia fuga di capitali quantificabile in oltre 50 mila miliardi di lire, preludio alla svalutazione della lira ed alla sua uscita dallo Sme. A conferma di quanto quel provvedimento ha insolentito i cittadini lo dimostra il fatto, ri¬ ferito dall'Adusbef, che del mezzo milione di domande di rimborso indirizzate alle intendenze di finanza, solo una su cento riguardava prelievi superiori al milione; quattro su cento prelievi compresi tra le cento e le cinquecentomila lire ed una su quattro prelievi inferiori alle diecimila hre. L'avvocato dello Stato, Carlo Bafile, ha difeso la validità della legge ed ha sottolineato come il prelievo del 6 per mille abbia garantito in poche ore un gettito consistente al quale tutti hanno partecipato con spirito di solidarietà. I contribuenti, anche se piccoli, hanno dovuto sopportare un prebevo irrilevante. Per tutta risposta l'avvocato dell' Adusbef aLsa il tiro e prospetta la possibilità di intraprendere un'azione di responsabilità civile per danno erariale contro l'ex presidente del Consigho Giuliano Amato e l'ex ministro del Tesoro Piero Barucci.

Persone citate: Carlo Bafile, Emanuele Emmanuele, Giacomo Cea, Giuliano Amato, Piero Barucci

Luoghi citati: Roma