«Ha la coscienza tranquilla»

«Ha la coscienza tranquilla» «Ha la coscienza tranquilla» «Lo colpiscono per sbarrargli la strada » LA FAMIGLIA DELL'EX PM OUANDO si ha la coscienza a posto non si teme niente. E non si ha paura di nessuno». E' cortese, ma ferma, la suocera di Antonio Di Pietro, Giuseppina Mazzoleni. Risponde dal villino di Curno, dove abita con il marito, l'avvocato Arbace. Entrambi, il giorno dopo i «veleni» che hanno investito l'illustre congiunto (e, di riflesso, la loro figlia, l'avvocato Susanna), si sono trincerati in casa, lasciando ad un comunicato dettato in serata alle agenzie di stampa la versione del suocero dell'ex pm: «Non conosco il professor Falsitta (un tributarista arrestato da Di Pietro, ndr) il cui nome non è presente in alcun atto di studio. Il mio studio si occupa di cause della Maa Assicurazioni dalla fondazione della società (se non erro dal 1952). Non sono a conoscenza di vicende di arresti a Firenze che riguarderebbero la mia personale posizione o quella di un imprenditore farmaceutico. Sono pertanto allibito di tali dichiarazioni, forse perché negli ultimi cinquantanni di professione tra Roma, Milano e Bergamo, mi è stato insegnato ed ho fatto l'avvocato in un modo ben diverso di quello manifestatosi a Brescia. Provvedo, ovviamente, ad ogni conseguente azione legale». L'unico a parlare, in famiglia, è Gabriele Cimadoro, che di Di Pietro è il cognato (ha sposato una sorella della moglie dell'ex giudice), segretario provinciale del Ccd a Bergamo e candidato in quella lista per le prossime regionali. Vi siete sentiti lei e Di Pietro dopo le accuse dell'avvocato Taormina? «Sì, oggi pomeriggio ci siano parlati al telefono. Un paio di minuti, poi sia io che lui avevamo altro da fare». E come l'ha sentito? «Bene, come al solito. Tranquillo, per nulla provato dalle cose che su di lui sono state delle al processo di Brescia». Lei come le interpreta quelle cose? «Mi sembra normale, visto il momento e stante la situazione». In che senso? «Beh, è il secondo asso nella manica che dicono di avere contro Tonino. Il primo ce l'aveva Craxi, e ricordate com'è finita? Sparito lui, con il suo mazzo di carte. Forse ci sta giocando ad Hammamet». Intende dire che finirà così anche questa volta? «Certo che finirà così. Queste sono solo sparate a vuoto. E la prova più evidente è che Tonino non considera per nulla importante quel che Taormina ha detto». Lei avrà anche una teoria sul perché sta accadendo tutto questo... «Senta, è chiarissimo perché tutto ciò sta avvenendo. Hanno capito come Di Pietro la pensa, e chi non la pensa allo stesso modo sta facendo di tutto per sbarrargli la strada. Per ostacolarlo, per fermarlo». Scusi, e come la penserebbe, Di Pietro? «Beh, credo la pensi un po' come me. Sì, presumo che le sue opinioni non siano molto distanti dalle mie». Stiamo parlando dell'eventuale discesa in campo di Di Pietro? «Ma oggi è cambiato tutto. Tutto è politica». L'avvocato Taormina ha parlato di molte vicende «poco chiare» che coinvolgerebbero Di Pietro e sua cognata. Lei di quelle storie sa qualcosa? «No, non ho mai avuto rapporti professionali né con la moglie di Di Pietro né con nostro suocero. Mi limito ad andare a caccia con lui. A proposito, ho letto che Taormina parla anche di una vicenda legata ad un carico di armi: vorranno mica incastrare Di Pietro perché ama andare a caccia?», [fla. cor.) Gabriele Cimadoro con Di Pietro durante una partita di caccia Il cognato: lo fanno perché adesso hanno capito come la pensa