«Ti rinnego» Padre disconosce il figlio pentito di F. A.

«Ti rinnego» «Ti rinnego» Padre disconosce il figlio pentito CATANIA. Alfio Grazioso, padre di Giuseppe Grazioso che è genero del boss Giuseppe Pulvirenti detto «u malpassotu», in una lettera sostiene di voler «disconoscere» il figlio dopo aver appreso della sua decisione di collaborare con la giustizia. «Per me e per tutti i miei familiari - è scritto nella lettera Giuseppe non esiste più. E tengo a precisare che né io né i miei familiari, contrariamente a quanto affermato da alcuni organi d'informazione, beneficiamo di alcuna protezione. Né ne vogliamo. La protezione era stata data a lui, a sua moglie e a quattro delle sue figlie, esclusa la maggiore, Agata». Giuseppe Grazioso, arrestato due anni fa per associazione mafiosa, era indicato come uno dei luogotenenti del «malpassotu» e di lui si parlava nel provvedimento con cui l'allora prefetto di Catania, Domenico Salazar, sciolse nell'ottobre '92 il consiglio comunale di Misterbianco. In particolare nel documento si sottolineava come Grazioso frequentasse il segretario cittadino della de Paolo Arena, ucciso in un agguato nel settembre dello stesso anno. La notizia che Grazioso si era pentito - seguendo la decisione dello stesso Pulvirenti - era trapelata qualche giorno fa. Anche la moglie di Grazioso ha seguito il marito nella sua scelta ed ha lasciato Belpasso. [f. a.]

Persone citate: Alfio Grazioso, Domenico Salazar, Giuseppe Grazioso, Giuseppe Pulvirenti, Grazioso, Paolo Arena, Pulvirenti

Luoghi citati: Belpasso, Catania, Misterbianco