Mosco otto avventurieri per un seggio di Foto Ansa

Tra i candidati, un ex astronauta e un nazista che promette di ammazzare tutti gli attuali leader SIVOfA NELLA RUSSIA PROFONDA Tra i candidati, un ex astronauta e un nazista che promette di ammazzare tutti gli attuali leader Mosco, otto avventurieri per un seggio Un successore per il deputato assassinato SKOLOMNA ERGHEI Skorochkin l'hanno ammazzato come un cane, con un colpo alla nuca. Per questo non ha potuto concludere il mandato che gli elettori gli affidarono plebiscitariamente nel dicembre 1993. Era il deputato del 107° distretto, circa 60 chilometri da Mosca. Domenica si rivota per riempire il seggio vacante. Chi l'ha ammazzato non si sa. Ma gl'inquirenti si lamentano: «Sarebbe ancora vivo, anche se in galera, se la Duma avesse risposto alla richiesta di autorizzazione a procedere contro di lui», dice Aleksei Iliushenko, facente funzione di procuratore generale. Skorochkin, infatti, era l'autore di un duplice assassinio per regolamento di conti. Come lui almeno un'altra trentina di deputati viaggia con la scorta. Il posto da deputato sta diventando uno dei più ambiti per l'arricchimento facile, ma anche uno dei più pericolosi. Dare un'occhiata agli otto candidati che corrono per il posto di Skorochkin è dunque d'obbligo. Anche perché l'elezione di Kolomna è una specie di test per sapere cosa potrebbe accadere nelle prossime elezioni parlamentari. Kolomna è uno di quei posti che, quando ci arrivi, ti viene subito l'idea che sia stato per sempre abbandonato da Dio. A prima vista non è cambiato niente. C'è ancora perfino il Cremlino locale sull'altura che domina la confluenza del maestoso Oka nella Moscova. Era un porto famoso alla metà del '500, cantiere navale e centro di commerci. Ora, con i suoi 170 mila abitanti, vede svettare le ciminiere spente delle fabbriche tessili costruite in epoca sovietica. I chioschi del nuovo capitalismo aspettano in fila, sotto la pioggia, i clienti delle Marlboro. Ma i dollari arrivano fin qui a fatica. Le fermate degli autobus sono manifestazioni di massa, tanto i trasporti sono" rari. Dalle staccionate sbilenche delle officine, sorride languidamente il volto di Elena Mavrodi. E' lei la sorpresa elettorale di Kolomna. Nessuno l'ha vista da queste parti e, probabilmente, nessuno la vedrà mai. Ma il cognome dice tutto. Il marito, Serghei, ha già conquistato il seggio sull'onda della truffa della «S.p.A. MMM», eletto dai truffati che sperano solo di riavere almeno parte dei loro risparmi. Ora Serghei il geniale ci riprova con la moglie. Che è bella, un'ex fotomodella comprata con i soldi degli azionisti, e i cui manifesti sono stati stampati in Finlandia senza badare a spese. I programmi? Domanda inutile. Svetlana Panteleevna, la prima donna che incontriamo, non andrà a votare: «Io sto con me stessa e contro tutti gli altri». La babushka con la borsa della spesa che torna a casa in periferia ti guarda con un'aria che non sai se spenta o furba. «Ci diranno per chi votare». Chi le dirà? La risposta non viene. E lei obbedirà? «Voteremo come ci dico no». La scelta c'è, comunque, al meno in apparenza. Al comizio elettorale, al chiuso, del candidato comunista Gherman Titov, assiste una trentina di anziani. Anche lui viene da Mosca ed è illustre: il se condo cosmonauta sovietico. Tre stellette sul bavero. Spiega che tutto questo disastro è colpa della perestroika, solletica la nostalgia dell'Urss. Lo applaudono convinti, quei pochi. Ma appena fuori dal club la prima che incontri, Tatiana, anche lei il volto tirato e la borsa gonfia di roba, come ai tempi sovietici, scuote la testa: «A chi credere ormai? Non ce n'è uno solo che sia pulito». Il terzo candidato è reduce dalla prigione: Stanislav Terekhov, presidente dell'Unione ufficiali. Lo arrestarono prima di bombardare il Parlamento, nell'ottobre 1993. Adesso il suo obiettivo numero uno è «abbattere l'attuale regime». E il numero due? «Ricostituire l'Unione Sovietica e il so¬ cialismo». Ma c'è anche un più recente «avanzo di galera» tra i candidati. Aleksandr Vedenkin, giovane, elegante, ricco, nazista dichiarato. Disse in tv che, in caso di vittoria del suo partito, «Unità nazionale russa», avrebbe personalmente sparato in testa ai leader del Paese. Per questo l'hanno brevemente messo al fresco. Ma l'hanno poi rilasciato. Maneggia centinaia di milioni di dollari. L'ufficio deve pur andare avanti. Vedenkin, in attesa di giudizio, cerca anche lui l'immunità parlamentare. Il suo. programma è dei più semplici: oltre a sparare bisogna «trasformare le elezioni in una festa di popolo, con fuochi d'artifi¬ cio, mongolfiere colorate, grandi bevute gratis». E s'intende, «rimettere ordine in questo casino che è la Russia, a colpi di bastone, con la pena di morte, tagliando le unghie ai ladri e ai corrotti». Gli altri candidati sono più modesti. C'è uno dei vice di Zhirinovskij, uno del partito agrario, un altro per il «Movimento nazionale russo», estrema destra nazionalista, infine il classico direttore di fabbrica. Ma non c'è nemmeno un candidato dei democratici, nemmeno un «riformatore». Chi vincerà poco importa. Quelli che incontri per strada non sanno neppure chi siano i candidati. In fondo bisogna capirli: il killer Skorochkin l'hanno eletto loro e l'hanno poi rivisto solo in tv, immerso in un lago di sangue, in un bosco vicino a Mosca. I sondaggi nazionali dicono che solo il 40% degli elettori andrà a votare. Per eleggere il deputato basta il 25%. Se le schede saranno poche si potrà sempre aggiungerne. In fondo nelle elezioni del dicembre '93 di schede false ne hanno aggiunto ben undici milioni. Gli osservatori internazionali non se ne accorsero. Forse perché partirono tutti prima che le urne venissero aperte. A Kolomna, domenica prossima, non ci saranno comunque a festeggiare l'ultimo trionfo della nuova democrazia russa. Giuliette Chiesa In lista anche la moglie fotomodella di un bancarottiere La votano i truffati sperando che rubi i soldi per rimborsarli ' -* ilJ V: . Donne cecene mostrano la loro determinazione a resistere e nella foto grande a destra macerie in un centro distrutto dai bombardamenti aerei russi [FOTO ANSA]

Persone citate: Aleksandr Vedenkin, Aleksei Iliushenko, Elena Mavrodi, Gherman Titov, Mosco, Stanislav Terekhov, Svetlana Panteleevna, Zhirinovskij

Luoghi citati: Finlandia, Kolomna, Mosca, Russia, Unione Sovietica, Urss