Allarme del leader radicale per il «compromesso storico «Rai-Fininvest» Pannella: ecco altri 18 referendum

Allarme del leader radicale per il «compromesso storico Rai-Fininves^ Allarme del leader radicale per il «compromesso storico Rai-Fininves^ Pannello: ecco altri 18 referendum «1123 elezioni antiliberali» ROMA. «In questa campagna elettorale si è riusciti a fare ciò che altrove richiede un colpo di Stato: assistiamo al confronto elettorale più antidemocratico, antiliberale e antipopolare dal '46 ad oggi». A far scattare l'allarme rosso sulla salute della democrazia italiana è Marco Pannella, che in una conferenza stampa indetta per annunciare l'avvio della raccolta delle firme su 18 referendum (a partire da oggi), è tornato a denunciare il «gap» di informazione che caratterizza le elezioni del 23 aprile. Una circostanza che il leader radicale non ha esitato ad attribuire al «compromesso storico Rai-Fininvest» e alla «serrata» della Fininvest, «appoggiata dal silenzio degli anti-berlusconiani». Un silenzio interessato, stando a Pannella: «E' il prodromo di una "Mammì 2". Come la prima, che comportò la concessione della terza rete ai comunisti, la seconda Mammì si muove nella stessa direzione per una rete della Fininvest». Stando al leader radicale, infatti, la strategia preelettorale risulta fin troppo chiara: «I voti dei due grandi contendenti tenderanno a sommarsi dopo le elezioni e a unirsi nella gestione delle istituzioni. L'obiettivo? Rimane l'alleanza strategica e di legislatura con Silvio Berlusconi». Tempo di «revival» politici, insomma. E' in questa direzione che si muove la nuova serie di referendum, nelle intenzioni del leader radicale il «toccasana» per impedire una degenerazione politica che non conosce bandiere o «poli» di sorta. «Vogliamo aggregare tutti i cittadini che hanno compreso la necessità di una scelta radicale anglosassone e intendono arrestare la putrefazione della politica che si esprime all'ombra della Quercia con la moltiplica¬ zione di partitini e nel Polo in una prospettiva sempre meno berlusconiana e sempre più partitica», ha messo in guardia Pannella. A illustrare i 18 referendum, il battagliero leader radicale e il suo stato maggiore, la coordinatrice dei club Pannella, Rita Bernardini, e l'onorevole Paolo Vigevano. Ma come si connota la «mappa» dei nuovi quesiti referendari disegnata da Pannella? Sorpresa: nel «pacchetto» in corso di presentazione, vengono riproposti i referendum sulla legge elettorale bocciati alcuni mesi fa dalla Corte Costituzionale e tendenti a intro¬ durre un sistema maggioritario all'americana. Oltre a questi ve ne sono altri, già presentati e ancora bocciati dalla Corte (quelli sul sistema di elezione del Csm, sulla iscrizione al sistema sanitario nazionale, sulla pubblicità Rai e sulla smilitarizzazione della Guardia di finanza), la riproposizione del referendum sulla caccia ed anche di un referendum vinto (quello sulla responsabilità civile dei magistrati) ma «tradito» dalla successiva legge. Tra i «nuovi arrivi», invece, la legalizzazione delle droghe leggere, ma anche l'abolizione dell'ordine dei giornalisti, delle «norme stataliste» sull'aborto, del «modulo dei tre maestri» nella scuola elementare, della «golden share» dello Stato sulle privatizzazioni, del ruolo dei sindacati nella stipula dei patti in deroga di locazione, delle norme sulla carriera automatica dei magistrati, nonché sulla assunzione da parte loro di incarichi extra-giudiziari, del monopolio dell'Enel. Ma all'elenco manca un'appendice. Dulcis in fundo, Pannella ha annunciato una battaglia per l'elettorato passivo a partire dai 21 anni per la Camera e per il voto agli italiani all'estero, già per le prossime politiche. [ale. mon.] / h f Marco Pannella: «E1 il prodromo di una legge "Mammì 2"»

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