L'EUROPA CHE MUORE A SARAJEVO di Enzo Bettiza
L'EUROPA CHE MUORE A SARAJEVO BALCANI IN FIAMME L'EUROPA CHE MUORE A SARAJEVO D OPO un periodo di calma apparente la guerra nei territori dell'ex Jugoslavia torna all'ordine del giorno con l'uccisione di due soldati francesi delle forze Onu a Sarajevo, un inatteso bombardamento di Dubrovnik da parte di batterie serbe, un rinnovato attacco serbo contro l'enclave musulmana di Gorazde, una riaccensione dei combattimenti tra serbi e musulmani intorno a Velika Kladusa nella sacca di Bihac, per terminare con l'esplosione di un missile abbattutosi sulla periferia della città croata di Karlovac, a meno di 50 chilometri a Sud di Zagabria. Così, nei giorni della vigilia pasquale, è stata per l'ennesima volta brutalmente interrotta un'ultima falsa «tregua», che sarebbe dovuta scadere il 31 aprile. L'impressione è che si sia spezzato il lungo stallo invernale che, soprattutto in Bosnia, teneva immobilizzate le parti antagoniste in una strisciante e omeopatica guerra di posizione. Ora, con l'avvicinarsi dell'estate, la guerra sembra voler riesplodere, non solo in Bosnia, inasprendo con furia improvvisa tutte le sue forme di terrore e di sterminio tradizionali: cecchinaggio, pulizia etnica, scontro armato tra eserciti e bande, assedio e bombardamento di città e di enclave la cui sicurezza è da tempo nulla poiché le stesse forze Onu, che le dovrebbero garantire, sono cecchinate, incalzate, assediate, ricattate e umiliate da ogni parte. Criticate per la loro inefficienza dai croati, derise e insultate per la loro pilatesca neutralità dai musulmani, ormai prese apertamente di mira dai cecchini serbi quale simbolo dell'ingerenza occidentale, le milizie di pace dell'Unprofor sono per di più ridotte all'impotenza dall'assenza totale di una visione politica e di una strategia militare alle loro spalle. Fatto è che la diplomazia internazionale, la cosiddetta «comunità internazionale», in particolare la comunità europea, di cui i contingenti Onu dovrebbero essere il braccio secolare, non sono riuscite ad espri- Enzo Bettiza CONTINUA A PAG. 4 PRIMA COLONNA
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