Vecchie glorie I 75 anni di Tajoli l'usignolo

Vecchie glorie Vecchie glorie 175 anni di Ta joli l'usignolo ROMA. «Un regalo per il mio compleanno? Cantare a Milano, nella mia città». Luciano Tajoli, che domani compirà 75 anni, progetta il «grande ritorno»; nella città della Madonnina, infatti, l'ex ciabattino della canzone italiana è nato il 17 aprile del 1920. «Sarebbe il regalo più bello - spiega il cantante -. Non mi sento per niente vecchio, la mia voce è ancora buona, tornare nella mia città mi riempirebbe di gioia». Tajoli non ha rimpianti; «Dalla canzone ho ottenuto moltissimo, sono soddisfatto. Non ho rimpianti, solo un cruccio: la televisione. Il piccolo schermo mi ha sempre trattato male, mi ha emarginato. Nessun responsabile della tv si ricorda mai di me, il mondo dello spettacolo è ingrato». Tajoli ha toccato i vertici del successo negli Anni Sessanta quando, grazie alla sua voce limpida e melodiosa (lo chiamavano «l'usignolo), condivise con Villa il titolo di «cantante italiano più conosciuto all'estero». Anche oggi Tajoli è richiestissimo dagli impresari stranieri che sanno di poter contare su un folto pubblico di emigrati italiani. «L'8 maggio - dice Tajoli - sarò in Australia con Nilla Pizzi per una serie di concerti che ci terrà impegnati fino al 5 giugno. Poi sarò in Canada e negli Stati Uniti. In Italia canterò ad agosto». Tra i brani più noti del repertorio di Tajoli, ricordiamo «Scrivimi», «Terra straniera», «Perdonami» e «Al di là» con cui ha vinto il Festival di Sanremo del'61. Tajoli ha anche partecipato a diversi film tra cui «Trieste mia» di Mario Costa, in cui erano fusi patriottismo, amore e debilitazione fisica. Il film, uscito nel '46, incassò oltre mezzo miliardo di lire, una cifra-record per l'epoca.

Persone citate: Luciano Tajoli, Mario Costa, Nilla Pizzi, Tajoli

Luoghi citati: Australia, Canada, Italia, Milano, Roma, Sanremo, Stati Uniti, Trieste