Pazze per gli East 17: «Carissimi, firmatemi il seno» di Luca Dondoni

Pazze per gli just 17: «Carissima firmatemi il seno» Scene d'entusiasmo a Milano per la brevissima visita della band che contende ai Take That il cuore delle adolescenti Pazze per gli just 17: «Carissima firmatemi il seno» I quattro inglesi incontrano ifans in un negozio di dischi. A giugno i concerti MILANO. Luisa, quindici anni, ha preso il treno delle 7 ed è partita da Stradella in provincia di Pavia per venire a Milano. Gli East 17, il suo gruppo preferito, i quattro ragazzi inglesi per i quali non dorme la notte, firmano autografi al Megastore Ricordi in Galleria e non si deve mancare all'appuntamento. Luisa fa la fila, sta per cinque ore in coda con centinaia di coetanee e finalmente arriva davanti ai suoi idoli. Viene da pensare: adesso tira fuori il suo bel blocchettino, la penna e si fa fare un autografo e invece... Invece Luisa, che la natura ha dotato di un seno prorompente, estrae prima una tetta, poi l'altra: e sotto agli occhi esterrefatti dei quattro ragazzini del gruppo vuole l'autografo proprio h. Brian, Tony, John e Terry non si fanno pregare. Strabuzzano gli occhi, ridono a crepapelle e firmano. Luisa è febee, rinfodera le sue grazie e se ne va. Ieri al Megastore Ricordi in Galleria se ne sono viste davvero di tutti i colori: i Take That - i quali cominciano martedì, dal Forum di Assago, l'attesa tournée italiana hanno risvegliato l'attenzione delle teenagers verso il mondo caramelloso della canzone pop. E gli East 17, giovani, carini e ballerini, sono ufficialmente i loro diretti antagonisti. D'altra parte il marketing discografico ha i suoi schemi. Se una volta c'erano i Beatles e i Rolling Stones, qualche anno fa i Duran Duran e gli Spandau Ballet, oggi la lotta all'ultimo auto- grafo si combatte fra i più superficiali e dolci Take e i più ritmati e socialmente coinvolti East 17. «Odio i Take - dice Francesca, 20 anni di Milano -, prima hanno distrutto i New Kids On The Block e adesso cercano di imbesuirci con le loro stupide canzoncine. Almeno gli East 17 sono più intelligenti. Quando parlano d'amore si rivolgono alla gente e poi nei dischi non manca mai qualche riferimento alla pace, alle persone sfortunate, alla prevenzione». Cresciuti a Walthamstow, quartiere dell'East End londinese, Antony Mortimer, Brian Harvey, Terry Coldwell e John Hendy hanno intitolato con il nome del loro quartiere il primo disco che nel 1992 arrivò come un proiettile alla testa delle classifiche europee. Nel '94 è la volta di «Steam», altro ed altro enorme successo ma questa volta l'Europa è soltanto uno dei continenti da conquistare. Con canzoni come «Lei it rain», «Around the world» e «Stay another day» gli East 17 arrivano dritti dritti nei cuori delle ragazze e a giudicare dai fans accorsi al Megastore, anche di molti ragazzi. Figuriamoci poi quando nei negozi è spuntato l'home video registrato a Brighton lo scorso 21 maggio e intitolato «Letting off steam, the around the world tour»: la videocassetta va a ruba. Ma il weekend italiano non è servito ai quattro solo per firmare autografi. Nel pomeriggio di venerdì hanno fatto un salto a Radio Deejay e poi negli studi Fininvest di Cologno Monzese dove hanno registrato un'esibizione per la nuova «Superclassifica Show» di Gerry Scotti in onda oggi alle 12,15 su Canale 5. Ieri, dopo il bagno di folla, hanno accettato l'invito degli stilisti Dolce & Gabbana che vorrebbero Brian, Terry, Tony e John come testimonial della linea giovane D&G. Così come era successo ai Take That, invitati da Versace nella sua villa sui lago di Como, anche gli East 17 hanno i loro stilisti di fiducia. Nella guerra per accaparrarsi pubblicità gratis e articoli sui giornali, gli intraprendenti Dolce & Gabbana, già amici di popstar come Madonna e Simon Le Bon, hanno preso al volo la stella nascente degli East 17, che presto torneranno in Italia per tre show: il 20 giugno al Palatrussardi di Milano, il 21 al Palaeur di Roma, il 22 al Palasport di Modena. Luca Dondoni Gli East 17: le loro fans li preferiscono ai Take That perché «sono più intelligenti, parlano di pace e prevenzione, pensano alla gente sfortunata»

Persone citate: Antony Mortimer, Brian Harvey, Dolce & Gabbana, Duran Duran, Gerry Scotti, John Hendy, Simon Le Bon, Terry Coldwell, Versace