Madonnine, l'oro del business

Madonnina Poro del business A Civitavecchia un imprenditore sloveno: «Arrivano da Medjugorje: forse anche queste piangeranno» Madonnina Poro del business Le statue vendute per corrispondenza CIVITAVECCHIA DAL NOSTRO INVIATO Ancora qualche giorno di penitenza al buio di un armadio. Ma la «libertà» è vicina. Martedì, o al massimo mercoledì, la Procura dovrebbe dissequestrare la madonnina piangente. Ormai le perizie sono a buon punto. Accertato che si tratta di sangue umano maschile, e che non ci sono marchingegni nascosti all'interno della statuina, i giudici non hanno più interesse a tenere sigillata la madonnina. Tornerà nella piena disponibilità del vescovo Girolamo Grillo. E se la vedrà lui, se spingere il pedale sul miracolo o sulla cautela. Questo non vuol dire che siano finite le indagini. Saranno sottoposti alla prova del Dna tutti i maschi di casa Gregori. E l'avvocato Bruno Forestieri, che difende Fabio Gregori, esclama: «Vuol dire che il mio assistito si leverà lo sfizio di conoscere il suo Dna». E non solo lui. S'è saputo che la Procura, ai primi di marzo, ha iscritto sul registro degli indagati l'intera famiglia. E' successo il nove marzo scorso, quando cinque squadre di polizia fecero simultaneamente una perquisizione nelle varie abitazioni del clan dei Gregori. La polizia aveva il sospetto di trovarsi di fronte a una grande messinscena. Quasi un piano: una statuina insanguinata in giardino, ma «pulita»; un'altra in casa, con qualche pompetta nascosta all'interno. C'è subito da dire, però, che gli agenti non trovarono nulla. E oggi il procuratore capo, Antonio Albano, nutre più di un dubbio sulla colpevolezza dei Gregori: «Stiamo facendo della pura teoria. Ma è chiaro che se non troviamo riscontri nella famiglia Gregori, non ci saranno altre analisi da fare. Non possiamo controllare il sangue di 56 milioni di italiani». Una cosa è certa. Questa indagine non terminerà mai attestando che c'è stato un miracolo. Spet¬ ta alla Chiesa pronunciarsi. «Tutto quello che potremo dire come magistrati - spiega Albano - sarà eventualmente che non abbiamo trovato prove di manipolazioni. Non siamo certo noi a stabilire quello che è o non è miracolo». I fedeli, però, sono arcisicuri: è un miracolo. E se ancora non sono arrivati in massa nella chiesetta di S. Agostino, rinnovata per l'occasione, è perché manca all'appello la statuetta. Il discorso cambierà quando nella cappella verrà sistemata la Vergine sanguinante. E c'è chi si prepara. Ieri è apparso improvvisamente un imprenditore sloveno, Misho Radojevic, che si prepara a lanciare sul mercato italiano la vendita per corrispondenza delle statuine di Medjugorje. Ha lasciato a Civitavecchia un buon numero di volantini promozionali. «Faremo pubblicità anche su Famiglia Cristiana. Abbiamo prenotato l'intera produzione di Stefan Vlaho, l'artigiano che ha costruito la statuina miracolosa». Radojevic ha viaggiato tutto il giorno per essere a Civitavecchia di Venerdì Santo. E' rimasto mol¬ to deluso perché mancavano all'appello i centomila pellegrini di cui si favoleggiava. Ma poi gli hanno spiegato la questione della magistratura. E ha ripreso coraggio. «Gli italiani sono buoni cattolici. Ho assistito alla processione dell'altra sera. C'erano duecento penitenti che camminavano a piedi scalzi trascinando una catena. Con quel freddo!». Per lui, che è scappato inorridito dalla guerra di Bosnia, è stato uno spettacolo inedito. Ma il business viene prima di tutto. Ed ecco lo slogan, in un italiano stentato, per la sua vendita: «Statua della madonna di Medjugorje. E' assolutamente uguale a quella di Civitavecchia. Non si sa mai! Forse anche la tua piangerà... Fai regalo alla tua nonna! Ordinala oggi stesso!». Francesco Grignetlì Entro mercoledì la procura disporrà il dissequestro Indagati i Gregori che saranno sottoposti alla prova del Dna SSJWWUA ANCHE Wt n0n 91 ^u-', aTOAPUSNOEBA... ORDINILA OGGI SfTESSOt MRIJfflM* BSCIiMSWOUl Attorno alla Madonna di Civitavecchia fiorisce il business: ecco i buoni per acquistare una statua di Medjugorje

Luoghi citati: Bosnia, Civitavecchia, Medjugorje