I giudici a caccia del «tesoro» di Craxi

I giudici a caccia del «tesoro» di Craxi Conferme alle rivelazioni di Arlacchi: la Procura milanese ha già avviato una rogatoria I giudici a caccia del «tesoro» di Craxi «Stiamo indagando a Hong Kong e in Lussemburgo» MILANO. La «rivelazione» di Pino Arlacchi non ha scosso i magistrati milanesi. Era già noto, infatti, che una parte del «tesoro» di Bettino Craxi potrebbe essere finita nelle banche di Hong Kong: con quel Paese la procura ha già avviato rogatorie proprio per chiarire i termini di questa ipotesi, peraltro immediatamente smentita dall'ex segretario socialista. Che ha avuto anche dure parole per lo stesso Arlacchi. La circostanza, riferita dal vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia, non ha quindi suscitato grande impressione negli ambienti giudiziari di Milano, dove da tempo si sta lavorando per ricostruire il flusso di operazioni bancarie effettuate verso l'Oriente soprattutto da Gianfranco Troielli. «Sappiamo - ha dichiarato ieri il giudice per le indagini preliminari Maurizio Grigo che la società Agusta, nell'ambito di una fornitura di elicotteri, poi non effettuata, avrebbe pagato una somma di denaro diretta verso Hong Kong. Ora si tratta di accertare le responsabilità delle singole persone». La pista insomma era nota da tempo agli inquirenti che stanno lavorando anche su una pista che porta alle Bahamas per altre somme che sarebbero affuite su istituti di credito di Nassau. I magistrati milanesi ri- tengono che a queste operazioni di dirottamento abbiano contribuito anche la contessa Francesca Vacca Agusta e Maurizio Raggio, che sono stati colpiti nei giorni scorsi da altri ordini di custodia cautelare (il terzo per la nobildonna e il quarto per il ristoratore di Portofino). Per alcuni giorni il giudice Maurizio Grigo si concederà una breve vacanza. Al suo rientro valuterà, insieme al pm Francesco Greco, l'opportunità di andare in Lussemburgo per cercare di accelerare il corso delle rogatorie attraverso le quali chiarire il mistero che ancora avvolge la serie di operazioni riguardanti almeno 150 miliardi passati per la Banca internazionale del Lussemburgo, l'istituto di credito sul quale hanno lungamente operato Mauro Giallombardo e Sergio Cusani. «Speriamo - ha commentato lo stesso Grigo - di trovare una collaborazione maggiore di quella che abbiamo finora avuto da altri Paesi». Nella prossima settimana intanto il pm Francesco Greco, con l'interrogatorio di due operatori finanziari svizzeri, cercherà di ricostruire la movimentazione di una decina di miliardi che dalla Montedison sarebbero finiti su conti elvetici di cui aveva la disponibilità Bettino Craxi. [Ansa] Nel mirino versamenti della Agusta a banche dell'Estremo Oriente L'ex segretario del psi Bettino Craxi