I MAGNIFICI SEI ARCHI DI BERLINO

I MAGNIFICI SEI ARCHI DI BERLINO I MAGNIFICI SEI ARCHI DI BERLINO I concerti alla Stefano Tempia San Giuseppe e Unione Musicale LA stagione musicale dell'orchestra filarmonica del teatro San Giuseppe prosegue con un importante concerto cameristico: venerdì 14 alle 21, il trio d'archi di Venezia - Renato Dona al violino, Davide Zaltron alla viola e Marco Dalsass al violoncello - interpreta tre pagine di diverso temperamento come il trio in si bemolle maggiore di Schubert, l'intermezzo di Zoltàn Kodàly e il trio di Jean Frane, aix; partendo da questi lavori così eterogenei fra loro, un successivo incontro musicologico guiderà venerdì 20 (ore 21) il pubblico del San Giuseppe all'ascolto di alcuni aspetti del mondo della musica d'assieme. Anche un'altra stagione, quella dell'Accademia Stefano Tempia, propone un incontro eccezionale: ritorna a Torino (Auditorium Rai, martedì 18, ore 21,15) il sestetto d'archi dell'orchestra filarmonica di Berlino. Celebri da decenni per l'intonazione perfetta, la pastosità del suono e la miracolosa fusione, gli archi di Berlino, come del resto tutta l'orchestra, sono in grado di passare senza problemi da una frontiera all'altra della musica; non può stupire perciò che piccoli frammenti della costella- ASPETTANDO MITRIDATE RE DI PONTO SI CONCLUDE IL FESTIVAL SACRO zione maggiore vadano qua e là per il mondo affrontando in modo specifico il repertorio da camera. I magnifici sei dell'appuntamento torinese - i violinisti Ruediger Liebermann e Bernhard Hartog, i violinisti Christ Wolframm e Walter Kuesner e i violoncellisti Georg Faust e Ansgar Schneider - propongono per l'occasione due impegnative pagine brahmsiane, il quintetto in fa maggiore op. 88 e il sestetto in si bemolle maggiore op. 18. • Un ultimo appuntamento, infine, con un interprete di livello E gio di Farnace affidato a Bernadette Manca di Nissa, presente anche a Torino. Duplice come sempre la presentazione dell'opera al Piccolo Regio. Alle 17,30 di mercoledì 19 ci sarà un giovane studioso torinese, Alessandro Mormile; alle 20,30 del 27 aprile toccherà invece a Paolo Gallarati, uno tra i nostri maggiori «specialisti» mozartiani. Ancora Gallarati, unitamente a Carlo Majer e Giorgio Gualerzi, sarà - alle ore 17,30 di venerdì nella Sala del Pavone al Piccolo Regio - fra i presentatori del libro di un altro suo allievo, Giuseppe Parisi, autore di «All'udir del sistro il suon», un libro che affronta per la prima volta organicamente un argomento di particolare interesse, ovvero la presenza dell'opera francese a Torino nel XTX secolo. [gi. gu.] ATROERBA Ri IP ARTE per il quarto anno il cartellone di Demiourgos, a cura dell'Associazione Ippo.grifo: una poderosa serie di 34 appuntamenti che si snoderanno dal 19 aprile al 20 giugno. Il direttore artistico Luigi Di Cesare, come al solito, profonde nel progetto tutte le sue energie non soltanto come organizzatore, ma anche come protagonista. Lo dimostra lo «spettacolo multimediale» che chiuderà la stagione, in cui compare come compositore, paroliere, scenografo, regista in video e teatrale, pianista, attore, addetto al computer e alle tastiere elettroniche. Sarà una ricca sarabanda in cui confluiranno musica classica, leggera e lirica, danza jazz, araba e brasiliana, cinema e teatro. Ma prima di quel 20 giugno ci sarà molto da ascoltare. A partire da mercoledì prossimo, quando al Teatro Cardinal Massaia si esibiranno Andrea Musso (pianoforte), Cristina Nurisso e Anna Dotti (soprani), Walter Bertello (baritono) e Giuseppe Gioia (basso). Il giorno dopo, al Caffè Fiorio di via Po 8, toccherà al duo pianistico Aiassa-Dalle. E poi, pescando qua e là nel lungo elenco, «The White Gospel Group», il Quartetto Strauss, il chitarrista Luciano ChUlemi, il Duo pianistico Rapaglià, il Quartetto di Asti, il pianista Ciro Noto, il Gruppo Strumentale Nigra e il Musica Alchemica Ensemble (al Teatro Araldo). Il tratto caratterizzante di questo «Demiourgos» sarà la rassegna di concerti «Musica e Cinema», con una generosissima rivisitazione di famose colonne sonore. Una sezione particolare di appuntamenti è dedicata alle danze caratteristiche e interculturali. In più sono previsti conferenze musicali, incontri su «Profezia e magia» e uno spettacolo in decentramento a Reano. [1. o.] internazionale viene proposto dall'Unione Musicale (Auditorium Rai, mercoledì 19, ore 21). Ne è protagonista il giovanissimo pianista torinese Gianluca Cascioli, vincitore nel '94 del primo premio al concorso Umberto Micheli di Milano: il programma scelto per il concerto dell'Auditorium è dedicato a Beethoven e comprende le trentadue variazioni in do minore, le sei bagatelle op. 126, la sonata op. 26 e la fantasia op. 77. Alfredo Ferrerò GLI ultimi due giorni di Tempus Paschale propongono musica sopraffina: una chiusura ad alto livello per il festival voluto da Settembre Musica come completamento (o come anticipazione) ideale nella Settimana Santa. Venerdì 14 alle 16 l'appuntamento è in Duomo. Il programma è incentrato sui «Tenebrae Résponsoria» dello spagnolo Tomàs Luis da Victoria. L'opera rievoca la suggestiva scena, descritta dal Vangelo, del terremoto e del buio in pieno giorno che segnarono la morte di Cristo sulla croce. La polifonia richiama lo stile palestriniano, ma con accenti che contrassegnano in modo profondo il senso della sofferenza fisica. L'interpretazione è affidata all'Insieme vocale Daltrocanto diretto da Dario Tabbia. >*™^^

Luoghi citati: Asti, Berlino, Milano, Reano, Torino, Venezia