Attenti a quel cannone

UNA MOSTRA A TORINO UNA MOSTRA A TORINO Attenti g quel cannone! Le prime armi? Pericolose solo per chi le usava alcuni anni orsono erano rarissimi e venivano riguardati con grande stupore e ammirazione, ma ora sono diventati comuni e familiari come ogni altro tipo di arma. Nell'imparare le arti più perniciose, così pronte e genialli sono le menti degli uomini». Marc Neuville in uno dei numerosi saggi del grosso catalogo della mostra torinese individua nell'evoluzione delle artiglierie un'età del ferro (e della pietra per le munizioni), un'età del bronzo, e infine un'età dell'acciaio. I primi cannoni erano costruiti più o meno come si costruisce un barile, dove le doghe sono sostituite da verghe di ferro saldate tra loro col fuoco e tenute insieme da cerchioni anch'essi di ferro.In seguito si passò al ferro colato ma il vero grande progresso venne con l'uso del bronzo, a partire dal XVI secolo, materiale che verrà usato fin oltre la metà dell'800. Le canne ora sono più precise, i proiettili sono di ferro e la forza propulsiva della carica può essere sfruttata meglio, tanto che nel '700 la gittata massima raggiunge i 1000 pBassi. vaziontigliam A metri. Ancora: i primi cannoni in ferro erano a retrocarica; cioè i proiettili venivano inseriti in una camera mobile, il «mascolo», che era poi serrato contro la canna; ma la chiusura era assai imperfetta e lasciava sfuggire gran parte dell'energia. Con le bocche da fuoco in bronzo questo sistema fu abbandonato e si passò all'avancarica, operazione lenta e complessa, ma che consentiva di sfruttare meglio l'esplosione. Relativamente presto l'artiglieria era stata impiegata anche a bordo delle navi; ma sulle galee, le navi da guerra tipiche delle potenze del Mediter¬ raneo, il suo impiego era rimasto limitato a causa della conformazione di queste imbarcazioni, i cui fianchi erano occupati dai rematori; le cose cambiarono con i galeoni,, vere e proprie fortezze galleggianti con le fiancate irte di bocche da fuoco. Come ha sottolineato Carlo Maria Cipolla in un suo libro, «Vele e cannoni», esse divennero l'elemento decisivo per l'affermarsi delle nuove potenze marinare (Inghilterra, Spagna, Francia, Olanda) destinate ad affrontarsi sugli oceani e a dividersi rapidamente il mondo. I cannoni di bronzo cambiano poco per quasi tre secoli, ma alla fine del '700 compaiono i proiettili esplosivi, cioè caricati con polvere e muniti di spoletta, inventati nel Paesi Bassi. L'altra principale innovazione è il progressivo assottigliamento delle canne che, diventate più leggere, possono essere collocate su affusti altrettanto leggeri e dare luogo all'artiglieria da campagna.

Persone citate: Carlo Maria Cipolla, Marc Neuville

Luoghi citati: Francia, Inghilterra, Olanda, Paesi Bassi, Spagna, Torino