«Così ha vinto l'handicap »

«Così ha vinto l'handicap «Così ha vinto l'handicap » «Merito della sfera della creatività» LA TESI DELLO PSICHIATRA |^E' chi sostiene che Cm l'universo sia nato da un suono, o da una vibrazione (il Verbo biblico?). Di certo musica e armonia, sebbene interpretate e codificate in schemi matematici ad uso di chi non le ha nel cuore come dono, ma nel cervello come desiderio, nascono dal profondo dell'anima. E, soprattutto, sono l'unico, vero, linguaggio universale. Il figlio di Kenzaburo Oe si chiama Hikari: in giapponese vuol dire «luce». Ma quale luce ha illuminato questo essere, deforme e incapace quasi di parlare? «Certo, di fronte a un caso del genere si rimane sgomenti. E mi piacerebbe davvero saperne di più, poter studiare questo incredibile soggetto per capire che cosa nasconda dentro di sé». Piero Panetti, psichiatra, membro della Società italiana di medicina psicosomatica, si appassiona al caso. Le risulta, dottor Parietti, che ci siano altre storie del genere? «L'unica che mi viene in mente è quella dell'astrofisico inglese Stephen Hawking, l'autore del famosissimo "Oal big bang ai buchi neri". Un "mostro" nell'aspetto, immobilizzato, ridotto su una sedia a rotelle dotata di mille funzioni, ma uno dei più grandi geni della meccanica quantistica e della relatività». Hawking è paralizzato, ma il suo cervello funziona a meraviglia. Non è il caso di Hikari, le pare? «Sì, questo è del tutto straordinario. Unico nel suo genere. E la prima spiegazione che mi viene in mente è legata all'organizzazione neurologica cerebrale. Può darsi che il cervello del ragazzo si sia sviluppato enormemente nella sua parte destra, ovvero in quella preposta alla sfera dell'immaginario, delle emozioni, dell'istinto, della creatività, dell'arte». Perché sarebbe successo questo? «In un cervello seriamente compromesso come il suo, fin dalla nascita, tende a deteriorarsi la parte più delicata. quella che presiede a funzioni più raffinate, quali il linguaggio parlato e scritto, la logica, la razionalità: la parte sinistra, insomma. Questa è la più esposta a danni. Mentre la destra, in qualche modo più legata all'istinto 3, dunque, a una sorta di linguaggio primitivo, è senz'altro quella più forte». Che cosa intende per «linguaggio primitivo»? «Se io voglio dire "casa", la mia parte sinistra di cervello organizza il suono legato alla casa: può farmelo dire in tante lingue. Ma se io "disegno" una casa, tutti mi capiranno, qualsiasi sia il loro idioma. Quella della parte destra di cervello più sviluppata, nel caso di Hikari, è però soltanto un'ipotesi, sia chiaro». » La cosa più straordinaria è che il ragazzo avrebbe composto le sue musiche sulla carta, senza sentire il suono di uno strumento. Come lo spiega? «Purtroppo non sono in grado di spiegarlo. Posso soltanto manifestare tutto il mio stupore e dar ragione a chi sostiene che il genere umano utilizza solo una minima parte, si dice il 10 per cento, del cervello». Daniela Daniele Un'infanzia di dolore e crisi epilettiche Poi, nel '91, ha cominciato a disegnare le melodie subito diventate un successo «Dimostra che si usa una piccola parte del cervello» Lo scrittore Kenzaburo Oe nel giorno della consegna del premio Nobel per la letteratura. Sotto, lo psichiatra Piero Parietti

Persone citate: Daniela Daniele, Hawking, Parietti, Piero Panetti, Piero Parietti, Stephen Hawking