Da bambino deforme a genio della musica di D. Dan.

Tokyo, Hikari oggi ha 32 anni: quando nacque con gravi handicap i medici non volevano farlo vivere Tokyo, Hikari oggi ha 32 anni: quando nacque con gravi handicap i medici non volevano farlo vivere Da bambino deforme a genio della musica Il figlio del Nobel Kenzaburo Oe in testa alle classifiche di vendita TOKYO. E' un «mostro». In tutti i sensi. E' figlio di un premio Nobel per la letteratura, il giapponese Kenzaburo Oe: un figlio sfortunato. Quando nacque, nel 1963, non suscitò tenerezza, ma raccapriccio. La piccola testa orribilmente deforme, il cervello che fuoriusciva in parte, un ammasso sanguinolento e insopportabile alla vista. Oggi quell'uomo è l'autore del più grosso bestseller nella storia delle vendite di musica classica in Giappone: «La musica di Hikari Oe», compact disc uscito alla fine del 1992, è da molti considerato un vero miracelo. E continua a battere tutti i record, ancora oggi, a tre anni dall'uscita. Hikari venne alla luce il 13 giugno del 1963. Kenzaburo era fuori per lavoro; stava scrivendo una storia sui superstiti dell'ato¬ mica di Hiroshima. E forse fu proprio questo particolare a suscitare nel padre - addolorato e sgomento per essersi ritrovato come figlio un «mostro» - la pietà che gli impedì di accettare la via d'uscita offerta dai medici: la soppressione di una vita deforme. Kenzaburo, colpito dal coraggio e dall'abnegazione delle vittime giapponesi della bomba condannate a una vita da «mostri», non se la sentì di decidere per la morte del figlio. Il piccolo, dunque, fu salvato, e il suo cervello "sistemato" alla meglio sotto una calotta di plastica. E poi gli anni più difficili, quelli della crescita, del confronto con gli altri bambini per quella creatura minorata, miope e strabica, capace di capire ancora oggi soltanto poche, semplici frasi. Il padre, con grande amore, continuò a insegnargli tutto quello che il figlio poteva apprendere, tormentato da ricorrenti crisi epilettiche. E, un giorno, accade l'incredibile. In un punto imprecisato di quel cervello deforme, prendono a sgorgare melodie. Hikari le disegna, ne fa una sorta di disegni pentagrammati. E' per caso, nel 1991, che Hiroyuki Okano, capo del settore musica occidentale alla casa discografica Nippon Columbia, vede una di quelle strane composizioni, in un libro di Kenzaburo Oe, e propone di provare a tradurle con gli strumenti musicali. E' subito successo. Un successo che tutti, ormai, sono concordi nell'attribuire non tanto al¬ la curiosità morbosa per la vicenda del giovane, quanto alle lodi dei critici. «La musica di Hikari ha una freschezza che pochi possono vantare e ha colpito la gente», spiega Okano. Quella prima, terribile, settimana di vita di Hikari, con l'animo dilaniato dai dubbi e dalle decisioni da prendere, è oggi per Kenzaburo soltanto un ricordo e la vicenda del suo figlio-mostro è stata, per il Nobel, un'incredibile lezione di vita che ha ravvivato dal profondo la prosa dello scrittore giapponese. Hikari, intanto, continua a creare le sue melodie: in tre anni sono usciti due compact, composizioni per flauto, piano e chitarra. Di entrambi sono state vendute 160 mile copie, in un Paese in cui 10 mila copie sono già un trionfo per la musica classica. [d. dan.]

Persone citate: Hiroyuki Okano

Luoghi citati: Columbia, Giappone, Hiroshima, Tokyo