IL PALLONE DELLA VIA CRUCIS di Guido Ceronetti

ICCOLE IL PALLONE DELLA VIA CRUCIS Acme del nauseante: il felice compromesso sull'ora. Perché tutto, poi, è affare di video. La religione perdente aveva un solo timore, in fondo: un po' meno di spettatori per la propria Via Crucis data in spettacolo. Ma tutto sistemato, la partita prevista (necessaria più del pane celeste!) sarà giocata prima, e il pallolatra devoto diventerà viacruciante un'ora dopo, andrà da Bergamo a Gerusalemme senza cambiare sedia. Costretti al gioco della torre, avrebbero buttato giù la Croce per tenersi il Pallone? La famiglia si sarebbe divisa sul cruciale dilemma? Soddisfatti proprio tutti: Federcalcio, Papa, devoti e miscredenti, conventi e bar, Tele+2, Rai... Del resto, le Vie Crucis turistiche, con gli altoparlanti stereo che fanno tremare i balconi e piangere le statue, le Vie Crucis senza Veronica, molto più d'una partita non valgono. Forse Cristo porta sulle spalle un Pallone, forse i ventidue in campo prendono a calci una Croce. Guido Ceronetti

Luoghi citati: Bergamo, Gerusalemme