«Stale attenti a Roma» di Gabriele Beccaria

«Stale attenti a Roma» «Stale attenti a Roma» La stampa Usa allarma i turisti I RISCHI DEL BELPAESE LA signora Jayne Trynor ha rischiato una crisi isterica. Quasi piangeva alla questura di Roma, dove ha raccontato come si sono volatilizzati il suo passaporto e 400 dollari. Sei ragazzini l'hanno avvicinata appena è scesa dal taxi, davanti al Colosseo. «Quelli mi hanno circondata. Allora ho tolto la mano dalla tasca in cui tenevo i soldi per liberarmene ed è stato in quel momento che mi hanno sfilato il portafogli». Il «grand tour» italiano è finito in beffa. Ora che sta per tornare nel suo paese di Ventnor, New Jersey, ne avrà da raccontare alle amiche, di quanto insidiosa sia l'Italia del sole e della pizza. Jayne Traynor può consolarsi. Il suo caso è appena andato a dilatare le statistiche su borseggi e piccoli furti. Ce ne saranno tante altre di «Mrs.» che quest'anno verranno alleggerite da sveltissimi ladruncoli. La discesa in massa dei «ricchi americani» è una tentazione irresistibile per i microcriminali: mai come nella stagione '95 i turisti d'Oltreoceano saranno tanto numerosi. Comin- ciano ad arrivare in questi giorni e saranno presto un fiume in piena, allettati da una lira così debole che anche il malconcio dollaro - schiacciato da yen e marco permette vacanze da signori. Le prenotazioni degli americani nel nostro Paese sono schizzate in alto: dal 15 al 20 per cento in più rispetto all'anno scorso. Roma, Firenze e Venezia sono tornate in testa ai sogni delle vedove del New Jersey, dei pensionati della Florida, dei manager della California. I media Usa hanno fiutato il trend e mettono in guardia i loro connazionali dalle insidie del Belpaese, a cominciare da «Usa Today» che riporta l'allarme di Yasmine Curtis, «turista-tipo» con marito e figlio al seguito che tra una foto e l'altra davanti alla fontana di Trevi confessa di essersi preparata al peggio, dopo che un amico è stato scippato sull'autobus: «Noi siamo newyorchesi e quindi non ci stupiamo più di tanto, ma qui a Roma i ladri sono veramente pericolosi». A poco servono i toni rassicuranti della polizia della capitale che fa sapere che la microcriminalità è in calo. Se nel '92 le denunce avevano superato quota 20 mila, l'anno scorso sono state «appena» 14 mila. «Si sta verificando una drastica riduzione dell'immigrazione clandestina spiegano alla questura - e perciò anche il numero dei ladri extracomunitari è sceso». L'ottimismo non è condiviso al consolato Usa: «Generalmente, a Roma i borseggiatori non sono violenti, ma sono tra i più abili del mondo». Ne sanno qualcosa il migliaio di americani che negli ultimi 12 mesi si sono visti ripuliti di tutto quanto avevano con sé. Gabriele Beccaria «Gli scippatori della capitale sono i più abili del mondo» Nel '94 mille denunce di furto da parte di visitatori americani Un gruppo di turisti a Roma

Persone citate: Comin, Jayne Traynor, Jayne Trynor, Yasmine Curtis