Il Cavaliere sfida Santoro di Maria Grazia Bruzzone

Il Cavaliere sfida Santoro Il Cavaliere sfida Santoro QU stilisti: ti vada in maglione... attempo reale» duello ROMA. Michele il rosso contro il Cavaliere nero. Ci sono voluti due anni per riuscire a combinare il match televisivo dell'anno, «la madre di tutte le tribune elettorali», come hanno già battezzato l'incontro tra Silvio Berlusconi e Michele Santoro che andrà in onda stasera a Tempo reale. Che alla fine sarà forse tutt'altro che un vero duello. All'ultimo momento, nella segretezza «nucleare» che circonda il programma, si viene a sapere che sul ring l'onorevole Berlusconi, anzi, il presidente, come preferisce farsi chiamare, non scenderà da solo. A suo fianco, a fargli da scudiero, o da padrino, ci sarà l'immancabile Gianni Letta, lo stesso che avrebbe concordato nei dettagli lo schema della trasmissione. Approvando ogni particolare. Alla trasmissione di Santoro parteciperanno Gad Lerner, vicedirettore della Stampa e Gianni Riotta, inviato del Corrie¬ re della Sera. Ai quali si aggiungerà l'inviata di Repubblica Barbara Palombelli, moglie del sindaco di Roma che un anno e mezzo fa ha battuto per un soffio Gianfranco Fini. Tra gli altri ospiti, scelti rigorosamente secondo la par condicio, ma ancora top secret, dovrebbe esserci anche Lilli Gruber. Di cosa si parlerà? Gli argomenti previsti dal menù sono vari e, in qualche misura, obbligati, per quanto non tutti graditi: i rapporti fra Berlusconi e gli altri leader, l'esperienza del suo governo, il governo Dini, il contrasto con i giudici di Mani Pulite. Letta avrebbe preferito che non si parlasse di antitnist. Ma come rinunciare a un tema così caldo, tanto più dopo la famosa telefonata del Cavaliere nel bel mezzo della puntata dedicata proprio a questa spinosa questione, quando Berlusconi, «avvisato dalle cucine» che Santoro stava parlando di lui con con Eugenio Scalfari e Paolo Mieli, volle dire la sua e, proprio allora, fece una mezza promessa che sarebbe venuto di persona? Insomma, alla fine Letta si è rassegnato, e qualche domanda sull'antitrust non potrà essere evitata. Tanto che, fra i collegamenti previsti, oltre al «traditore» Umberto Bossi, c'è quello con Marco Taradash, riformatore dell'ala più vicina a Forza Italia che a Pannella nonché presidente della Commissione di Vigilanza. Ancora. Si sa che una troupe di Tempo reale è stata mandata a Reggio Emilia, a filmare l'asilo più bello del mondo, come lo aveva classificato Newsweek l'anno scorso. Per parlare di bambini, tanto cari al Cavaliere di Arcore, o della buona amministrazione dell'Emilia Romagna, regione «rossa», oltre che patria dell'antiBerlusconi Romano Prodi? Segreto rimane il collegamento con la «piazza» di Sergio Ruotolo. Di certo non sarà a Padova. Quel che è certo, è che alla fine sarà un trionfo di ascolto, che bisserà, e forse oltrepasserà, le vette di otto milioni di Tempo reale. Quella sera del cuoco Michele, il battibecco a voce Berlusconi-Scalfari arrivò a punte di dieci milioni. E per la grande occasione, sul Cavaliere (che ha annunciato che si preparerà con una lunga dor¬ mita ristoratricr;|, piovono i consigli dogli esperti. Sul modo di parlare e di vestirò: «Continui pure a individuare nomici, facendo passare da cattivi gli altri. E' una tecnica che funziona. La gente e portata a faro ragionamenti semplici», lo esorta il socio-linguista Gilberto Tinacci Mannelli. Mentre lo stilista Giovanni Torlonia gli suggerisco di essere «un po' mono perfettino». «Non faccia il marito di Barbio, sia più trasandato, magari coi mocassini, invoco di quelle scarpe coi lacci che fanno vecchio». «Lasci perdere le scarpe nero, troppo da cerimonia - gli fa eco Massimo Piombo, che veste, fra gli altri. Luca di Montezemolo -, Non faccia il marziano con quel doppiopetto da robot. Il Berlusconi da weekend è molto più accattivante di quello della settimana. Se andasse in maglione sarebbe perfetto». Maria Grazia Bruzzone

Luoghi citati: Arcore, Emilia Romagna, Padova, Reggio Emilia, Roma