Nel Polo è Poro degli insulti

Crepe dopo la sconfìtta di Padova. Il leader radicale: il pazzo è lui. Fini: basta coi candidati perdenti Crepe dopo la sconfìtta di Padova. Il leader radicale: il pazzo è lui. Fini: basta coi candidati perdenti Nel Polo è Poro degli insulti Berlusconi: Pannella è perso nella sua follia ROMA. «Pannella ormai è perso nella sua follia e chissà dove sarà a quest'ora» sibila Silvio Berlusconi davanti ad una sorpresa platea di nobildonne romane raccolte nel palazzo dei principi Massimo. L'umore è pessimo, la sconfitta del centro-destra a Padova brucia, per lui la colpa è di Pannella («si è impuntato su Negri») e non fa nulla per nasconderlo. Entra già nervoso e chiede di chiudere le finestre, «altrimenti divento un ex leader. Sono un po' raffreddato». Quelle signore in abito da sera e lustrini con accompagnatori in abito blu, così educati, cosi quieti, oggi gli ispirano più stizza che simpatia. La vede come gente che pensa alle cose sue mentre, assenteisti potenziali, renitenti al voto. E cerca di spaventarli. «La sinistra in Parlamento sostiene leggi come il "blind-trust", l'antitrust, la par condicio. Leggi ad personam, contro il signor Berlusconi»,. E, per di più, «meditano di consolidare i Bot, di tassare del 30 per cento la prima casa, del 40 la seconda e del 50 la terza visto che loro non eccellono come proprietari di case...». Cerca di scuotere gii ascoltatori, punta il dito accusatore contro una signora che si guarda intorno interdetta: «Dico a lei, signora. Cosa faceva mentre "loro" lavoravano, occupavano i centri di potere? Stava a Ischia o, peggio, alle Seychelles. Ditelo a tutti, amici, parenti, amanti: domenica 23 aprile non devono fare il ponte - scandisce e ripete tre volte - devono votare, devono votare, devono votare». Quella sconfitta non prevista gli fa vedere nemici dappertutto. «C'è un colpo di mano gravissimo. Non dico altro per evitare i titoli sui giornali. La democrazia è con le gambe all'insù». Paria in piedi passeggiando col microfono in mano. Ce l'ha col pds che non è più il pei, che è cambiato «solo quando la storia li ha presi a calci nel sedere». Ce l'ha con D'Alema che «quando lo ascolto mi stropiccio le orecchie. Si presenta come liberale, poi come liberista, poi come antiabortista. La prossima volta si presenterà anche come milanista...». Conclusione: «Siate missionari e apostoli» del Polo e , più prosaicamente, tirate fuori i soldi, «un sostegno che deve arrivare e non può ricadere sem¬ pre sulle spalle delle solite persone». E' proprio una giornataccia per il capo del Polo. Cominciata con un faccia a faccia televisivo («ti fanno arrivare a Saxa Rubra e poi ti danno cinque minuti») col coriaceo e sorridente onorevole Pinza, un popolare che sta con Bianco e che tiene bene botta. Spente le telecamere, Berlusconi gli dice a mò di complimento: «Lei perché sta lì, dovrebbe star con noi». «Guardi, cavaliere, che costo molto più di Butliglione'. Però, potrei esserle utile come esperto di diritto ereditario» gli risponde Pinza, che è un affermato avvocato. Di fronte alla faccia perplessa di Berlusconi, prosegue: «Perché lei è attorniato da gente che si contende la sua eredità». «Berlusconi è bollito», dice più sinteticamente il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, che fa una comparsa a Montecitorio per incitare il centro-sinistra a votare a giugno altrimenti quelli del Polo hanno il tempo di metter da parte Berlusconi per sostituirlo con Di Pietro e così «hanno la vittoria in tasca». Prove generali in corso per un ribaltone dentro il Polo? Casini, del Ccd, va dicendo da giorni: «Non dobbiamo essere fedeli a Berlusconi ma agli elettori di Forza Italia». Mastella, suo compagno di partito, aggiunge: «Il ccd è nel Polo ma non del Polo. Siamo distinti». Prese di distanza che sono diventate aperte ramanzine al leader del Polo dopo la brutta sorpresa di Padova. Si è rotto un equilibrio psicologico e ora il capo è contestato. A cominciare da Pannella che a Berlusconi risponde che il matto è lui. «Se Berlusconi si chiede dove sarò mai questa sera, può cercarmi lì dove mi si trova da sempre e per il futuro. Dove si costruisce diritto, democrazia e libertà». Fine di un idillio già incrinato da tempo. Pannella ha presentato liste sue per le elezioni regionali. Lo stesso ha fatto il ccd che non vuol rimanere coinvolto nell'immagine irosa e aggressiva che Berlusconi ha voluto dare a Forza Italia. Ma il voto di Padova ha scosso anche Fini. «Padova è un altro campanello di allarme - ha detto Gasparri - il Polo dovrà da ora in poi riflettere anche sulla scelta dei candidati». E tanto per cominciare An pone subito un veto per Tiziana Maiolo, «ipergarantista». Non si fidano più delle capacità di Berlusconi, il «ca- risma» del leader si è incrinato e ora chiedono perentoriamente «un minimo comun denominatore che tenga conto che la stragrande maggioranza degli elettori moderati chiedono chiarezza sui temi come la lotta alla criminalità, la droga, la questione morale e l'aborto». Tutti argomenti trascurati da Berlusconi. E se lui ha perso la rotta, Alleanza nazionale «la bussola ce l'ha» gli spiega Fisichella. «Berlusconi vi vende il cacao Meravigliao. Ve lo dicevo. Ora è più debole perché la gente lo ha visto governare» infierisce D'Alema. E nel Polo si chiedono, come fa Casini, se è proprio indispensabile farlo governare di nuovo. Alberto Rapisarda me gente che pensa mentre, assenteisti tenti al voto. E cerrli. «La sinistra in stiene leggi come il l'antitrust, la par ad personam, conrlusconi»,. E, per di di consolidare i Bot, 0 per cento la prima seconda e del 50 la loro non eccellono ri di case...». Cerca ascoltatori, punta il contro una signora intorno interdetta: ora. Cosa "loro" laupavano i e? Stava a o, alle Seo a tutti, nti, nion il che come milanista...». Conclusione: «Siate missionari e apostoli» del Polo e , più prosaicamente, tirate fuori i soldi, «un sostegno che deve arrivare e non può ricadere sem¬ Forza Italia». Magno di partito, anel Polo ma non dstinti». Prese di diventate aperte der del Polo doposa di Padova. Si brio psicologico etestato. A cominche a Berlusconmatto è lui. «Se Bde dove sarò ma del Polo. Siamo di distanza che sono e ramanzine al leao la brutta sorpre è rotto un equilie ora il capo è connciare da Pannella ni risponde che il Berlusconi si chieai questa sera, può Pannella e Berlusconi In basso: Fini leanza nazionale «la bussola ce l'ha» gli spiega Fisichella. «Berlusconi vi vende il cacao Meravigliao. Ve lo dicevo. Ora è più debole perché la gente lo ha visto governare» infierisce D'Alema. E nel Polo si chiedono, come fa Casini, se è proprio indispensabile farlo governare di nuovo. Alberto Rapisarda Pannella e Berlusconi In basso: Fini segretano del pds Massimo D'Alema

Luoghi citati: Ischia, Padova, Roma, Venezia