Duemila, si estingue la banana di Aldo Cazzullo

Duemila, si estingue la banana Gli attuali frutti scompariranno, in arrivo «eredi» con poco zucchero Duemila, si estingue la banana IL filetto lo preferisce con asparagi, carciofi o banane?». Com'erano belli, gli anni in cui le banane erano dolci. Com'era zuccherina e nutriente la polpa bianca dentro la buccia gialla. Tra poco rischieremo di rimpiangerle. La specie più diffusa, avvertono gli scienziati, sta declinando, piegata dalle malattie. Ma c'è già un salvatore. Un professore dell'Arkansas, Phillip Rowe, una vita per le banane, ha partorito l'erede. Sempre bianca con la buccia gialla, naturalmente. Solo che non è dolce, ma asprigna. E non sarà più servita a fine pasto, come dessert. Non si preparerà con panna e cioccolata per fare la banana split, storico simbolo delle serate estive. Né fritta, come piace ai cinesi. La banana di Rowe sarà piuttosto un contorno. Allora, con questo filetto vuole patate, spinaci o banane? I frutti tradizionali, quelli di tipo Cavendish, non godono di buona salute, scrive l'autorevole «Wall Street Journal». Colpa di due funghi, il Sigatoka nero e la temibile «enfermedad de Panama». Il primo distrugge le foglie della pianta^ che proteggono i frutti ancora acerbi. Il secondo attacca le radici e blocca la circolazione dell'acqua. Il tipo Cavendish finora ne era rimasto immune. Ma pare che il mal sottile sia salito a bordo delle bananiere, in Australia e nel Sud-Est asiatico. Era successo anche al Gros Michel, la banana più consumata al mondo prima del 1959, quando fu decimata dal morbo di Panama. Ora si coltiva ancora, ma non si esporta più. Per fortuna che ci ha pensato il professor Rowe. Due lauree, in agricoltura e orticoltura. L'esordio con i meloni. Poi, l'incon¬ tro fatale con le banane. E' una folgorazione. E una faticaccia. Per trent'anni, Rowe si è alzato all'alba, alle latitudini più bollenti della terra, per curare le sue piante prima che la calura del giorno seccasse il polline. Esperimenti, incroci, trapianti. E, ovviamente, assaggi. Tutto per aiutare la natura a approvvigionare i supermercati. Il frutto (è il caso di dirlo) di tanto lavoro è la Goldfinger. Un nome da 007 per una superbanana. A prova di funghi, vermi, morbi di Panama. Peccato che non sia dolce. «Non va più bene come dessert», scrive il Wall Street Journal. E' ricca di amido, è acida e ha un gusto asprigno. Critiche di ingrati, che hanno addolorato il professor Rowe. E il papà della Goldfinger si è trincerato dietro la sua autorevolezza scientifica (dopo trent'anni è considerato il più grande degustatore di banane vivente): «A me, piace». Aldo Cazzullo

Persone citate: Cavendish, Goldfinger, Gros Michel, Phillip Rowe, Rowe

Luoghi citati: Arkansas, Australia, Panama