I colleghi era l'ultima caratterista
I colleghi I colleghi «Era Vultima caratterista» Aroldo Tieri Aroldo Tieri era molto legato a Paola Borboni. «Fu lei a interpretare "Taide", la prima commedia di mio padre Vincenzo. Era il 1932. Da allora condividemmo una grande amicizia, che prescindeva dall'essere colleghi. Mi stimava anche come uomo e tutti sanno che la Borboni amava trattare male gli uomini, compreso il povero Salvo Randone, del quale diceva che la interessava "dalla cintola in su". Mi voleva bene, ma non voleva dimostrarmelo, perché era orgogliosissima. Oggi la sua morte mi addolora. E' stata una grande attrice e un personaggio, un esempio per tutti noi». Giuliana Lojodice, che con Tieri e la Borboni recitò in «Spirito allegro» di Coward, ricorda di essere stata lei a chiamarla e a convincerla. Ma soprattutto ricorda di aver cominciato la propria carriera, a quattordici anni e mezzo, recitando con la Borboni nel Crogiuolo di Miller. «Quella volta mi regalò il mio primo dizionarietto di dizione. Di me diceva che ero "sottile come una spada". Era spiritosissima, ma forte come nessuna, anche quando stava male. Mi sorpresi quando scoprii che era molto religiosa. Ci mancherà molto. Anche perché, dopo essere stata primattrice, era diventata l'ultima caratterista». Ernesto Cali ndri è sensibilmente turbato. Conobbe la Borboni nel '32, recitando nella sua compagnia «Facevamo "La vecchia canaglia" di Nozière. Io ero l'ultima ruota del carro, ma ricordo che fu gentile e affettuosa con me. L'ho rivista nel 1960 a Genova in occasione dei Marziani di Zardi, con lei feci ancora un Cervantes all'Olimpico di Vicenza. L'ultima volta che la vidi recitare fu in un "Tartufo" di Molière, qualche anno fa. Mi si è stretto il cuore vederla su una sedia a leggere le battute da un librone. La notizia della sua morte mi rattrista, anche se so che ha avuto una vita lunga e piena. Di lei conservo ricordi bellissimi, nonostante le battute taglienti che aveva nei confronti degli attori più giovani», [o. g.] Ernesto Calindri Aroldo Tieri Ernesto Calindri
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