ARBORE E L'ORCHESTRA ITALIANA L'11 Aprile le canzoni napoletane dello «showman dei due mondi» di Gabriele Ferraris

ARBORE E L'ORCHESTRA ITALIANA ARBORE E L'ORCHESTRA ITALIANA VII aprile le canzoni napoletane dello «showman dei due mondi» ITORNA Renzo Arbore con la sua Orchestra Italiana: è ancora vivo il ricordo del suo concerto gratuito in piazza San Carlo, nell'estate del '93, di fronte a ben cinquantamila spettatori. E sempre da Torino Arbore ha cominciato, al Regio, la fortunata tournée dello scorso anno. Adesso, con un terzo album di canzoni napoletane appena sfornato, il «signor Alberi» di frassichiana memoria riprende la strada e, dopo il successo ro¬ mano, arriva all'ombra della Mole, al teatro Colosseo, lunedì 11 aprile alle 21. I biglietti, in prevendita alla cassa in via Madama Cristina 71, costano 70 mila lire (poltronissime), 60 mila (poltrone), 50 mila (galleria). Che dire? Arbore è ormai lo showman dei due mondi, in perpetuo moto dall'Italia all'America dove sta persino conquistando ammiratori al di fuori dell'ovvia schiera degli italoamericani: tra i suoi meriti (o Hamburger, patatin colpe, fate voi) va aggiunto anche l'aver indotto Ray Charles a incidere una «cover» di «'0 sole mio». E' capitato che «the Genius», invitato a uno spettacolo arboriano, abbia cantato la famigerata melodia napoletana innamorandosene al punto di entrare in sala di registrazione e incidere un disco. Non pago, il baldo Ray ha portato il nastro in Italia per registrare i mandolini. E i mandolini in questione, manco a dirlo, erano suonati dai musicisti di Arbore. Il foggiano Renzo s'è consacrato anima e corpo al rilancio della canzone napoletana nel mondo: e bisogna riconoscere che ci sta riuscendo. Un rilancio discutibile, dal punto di vista strettamente artistico: i musicisti partenopei storcono il naso, non amano l'operazione che l'astuto Arbore conduce su quei brani consegnati alla storia. Lui li riprende, li stravolge, li veste di ritmi esotici, sudamericani. Però riesce a rendere di nuovo popolare un patrimonio che sembrava quasi dimenticato. E poi, vorremmo riconoscergli d'averci restituito artisti quali Murolo e Carosone, che proprio all'intraprendente Renzo devono una seconda giovinezza? e, bibite, frappe... Gabriele Ferraris DAGLI SKIANTOS AL C

Persone citate: Arbore, Carosone, Hamburger, Murolo, Ray Charles, Renzo Arbore

Luoghi citati: Italia, Torino