IL LAGO DEI CIGNI RUSSI Il Balletto Classico di Mosca all'Alfieri lunedì 10 e martedì 11

IL LAGO DEI CIGNI RUSSI IL LAGO DEI CIGNI RUSSI 77 Balletto Classico di Mosca all'Alfieri lunedì 10 e martedì 11 CHE cosa capita alla danza russa ? Licenziamenti, dimissioni, rivolte, scioperi nuove nomine. A Mosca il Bolshoj è in rivolta. L'uscita di scena di Jurij Grigorovic, direttore del balletto da 30 anni, si è trasformata in un terremoto. E c'è il rischio che in questo parapiglia il livello artistico ci rimetta. La deregulation eltsiniana ha causato sconquassi anche nel mondo della danza: le deludenti prove italiane del Bolshoj Grigorovich Ballet (peraltro già sciolto) ne sono una dimostrazione. E' importante dunque verificare come stanno le cose nel Balletto Classico di Mosca che lunedì 10 e martedì 11 presenta per la «Magnifica Danza» al Teatro Alfieri «Il lago dei cigni». Il Balletto Classico di Mosca, fondato nel 1966 da Natalia Kastkina e Vladimir Vasiliov, è sempre stato, negli anni dei trionfalismi di regime del Bolshoj, un'isola felice di stile e di approfondi¬ mento della danza classica. Costituito da ballerini provenienti da vari teatri e accademie dell'ex Unione Sovietica, il Balletto Classico di Mosca è diventato presto importante in questi trenta anni di vita. A Mosca veniva considerata la terza compagnia di danza della capitale, dopo il Bolshoj e il balletto del Teatro Nemirovich Dancenko, oggi non c'è dubbio che la classifica potrebbe essere sconvolta. Il «Lago dei cigni» che il Balletto Classico di Mosca porta all'Alfieri si annuncia interessante. La versione proposta da Kasatkina e Vasiliov intende riportare in auge quella danzata al Teatro Bolshoj prima dell'arrivo di Grigorovic e delle sue innovazioni. Sono tre i coreografi che hanno posto mano a questa versione moscovita. Prima di tutto Marius Petipa, il creatore del balletto a Pietroburgo nel 1895. Poi Aleksandr Gorskij che nel 1901 lo adattò al Bolshoj rielabo¬ randolo successivamente nel 1920. Infine Asaf Messerer che riprese in mano il «Lago» nel 1935, redigendo una versione rimasta in scena appunto sino al 1969 quando sul balletto intervenne Grigorovich. In particolare questo «Lago» di Kasatkina e Vasiliov riprende la versione originale della mazurka del primo atto e le danze di carattere del terzo. E poi niente happy end, come voleva la morale sovietica, ma finale tragico come era previsto e voluto da Ciajkovskij. L'allestimento di questo «Lago» è stato realizzato a Londra dallo scenografo inglese Tim Goodchild, è quindi un interessante esempio di coproduzione anglo-russa. Prende il via intanto martedì 11 una ciclo di video-conversazioni intorno ai balletti in programma all'Alfieri organizzati dalla Fondazione Teatro Nuovo. Il primo incontro, alle 18,30, verterà sul Balletto di Mosca e ARALDO ANCORA A TEATRO CON MAMMA E PAPA' SEMBRAVA ormai terminata, invece la rassegna «Teatrointre - a Teatro con mamma e papà», per la gioia di bambini e genitori riserva ancora un appuntamento. Venerdì 7 e sabato 8 aprile alle ore 20,30 e poi domenica 9 aprile alle ore 16,30, come sempre al Teatro Araldo di via Chiomonte 3/a, andrà in scena «Orlando Gaulois, il re dei funamboli», spettacolo prodotto dalle Compagnie torinesi II Dottor Bostik e Alphonse e Melodie. Gli autori sono Dino Arra e Wolfgang Krebs; gli interpreti oltre agli stessi Arru e Krebs, sono Susanne Krebs e Paolo Grasso. La storia, rivolta ad un pubblico compreso tra i sei e i quattordici anni, è quella del più grande acrobata del mondo costretto un giorno, per una brutta caduta, a giacere in un letto d'ospedale. Ma l'immaginazione e l'amore per la bella Carmela compiranno il miracolo e trasformeranno l'infermeria in una altalena di luci e colori dove tutto diventa possibile: chirurghi, infermieri, inservienti e centralinisti si sveleranno PREZZI SPECIALI PER PROSSIMI SPOSI