Realtà virtuale da spettatori a protagonisti

Realtà virtuale da spettatori a protagonisti Realtà virtuale da spettatori a protagonisti IL centenario del cinema è una buona occasione per interrogarsi sul futuro di questa tecnologia che, con la fotografia, segnò l'avvento dell'era della riproducibilità tecnica dell'immagine: un'era giunta a un punto terminale con la presenza ridondante della televisione. Una presenza che ormai ha mandato fuori scala di valori il rapporto stesso tra le immagini e la loro fruizione cosciente. Le realtà virtuali già da qualche anno hanno posto in campo dei nuovi termini per la produzione e il consumo di immagini, aspetti talmente radicali da porre in discussione le modalità proprie della visione. In una «navigazione immersiva», con procedimenti stereoscopici e interattivi, l'utentespettatore viene sollecitato da una forte «illusione cognitiva» (come direbbe Richard Gregory), a tal punto ua credere di «essere» nella visione e non solo di vederla. In questo senso lo spostamento in avanti dei modi della rappresentazione visiva è decisamente drastico. Ma dove è possibile trovare risposte alle domande su cosa è possibile vedere, o meglio «provare», di queste ricerche sull'immagine virtuale? Nonostante il gran baccano scatenato sulle realtà virtuali, per non dire di quello di Internet, qualcosa di ben connotato ha comunque preso forma. Esistono alcune piccole società che stanno applicando le tecnologie immersive alla modellizzazione tridimensionale interattiva. Tra queste spicca Correnti Magnetiche-Pigreco che da tre anni ha dato il via a una sperimentazione che potremmo definire «realtà virtuale d'autore», parafrasando quella .definizione di cinema in cui è possibile cogliere una specificità artistica. Navigare dentro uno degli scenari virtuali realizzati da Mario Canali e Marcello Campione (due degli autori che compongono questa «factory» milanese) è quindi da considerare come un'esperienza sensoriale ai limiti della visione. 11 loro ultimo scenario, dal titolo «Satori» (il riferimento allo stato di grazia della meditazione zen non è casuale) è un piccolo viaggio in un parco metafisico popolato di oggetti simbolici ed emblemi dell'immaginario (dalla «Maya desnuda» di Goya ai disegni leonardeschi, fino alle maschere del teatro Kabuki). Viene presentato alla Fiera di Cagliari, fino al 9 aprile, in occasione del Medialab allestito per la Biennale dell'Adolescenza. Un'altra società rivolta alla realizzazione di «realtà virtuale d'autore» è Nauta, che tra le varie ricostruzioni architettoniche ha simulato anche un viaggio nel corpo umano. Si potrà provare il loro sistema il 10 aprile alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, presso il Servizio Audiovisivi del Castello del Valentino. Carlo Infante

Persone citate: Carlo Infante, Goya, Marcello Campione, Mario Canali, Nauta, Richard Gregory

Luoghi citati: Cagliari, Torino