Il CINEMA prima del CINEMA

CINEMA-CINEMA CINEMA-CINEMA Tutti i padri della macchina dei sogni slang americano chiamato appunto Black Maria). Edison e Dickson girarono non solo scene di vita reale, ma anche i primi film di finzione: storici («The Execution of Mary, Queen of Scotland»), comici («A Bar Room Scene», con un ubriaco inseguito dai poliziotti), musical («Milk White Flag», con 34 ballerini in costume). E piccoli film erotici, come la danza del ventre di Madame Ruth o la biancheria intima di Carmencita, grazie ai quali il kinetoscopio, con la sua visione singola un po' da voyeur, continuò a prosperare sino alla fine del secolo scorso. In realtà, il cinematografo dei Lumière è il frutto di oltre cinquant'anni di esperimenti in campo fotografico e di perfezionamenti tecnici che si susseguono incessantemente, portando alla nascita continua di macchine per immagini in movimento, dal thaumatropio al fenachistoscopio, dal daedalum dell'inglese Horner al choreutoscopio del francese Molteni. La svolta decisiva ha origine con gli studi del movimento animale e la ricerca di apparec¬ chiature per una riproduzione «scientifica» del movimento. In questo caso la data davvero importante per stabilire la nascita del cinema è il 26 settembre 1881, un lunedì. Nella casa del fisiologo Etienne-Jules Marey, vicino al Trocadero, a Parigi, un piccolo pubblico di scienziati assiste pietrificato alle proiezioni del fotografo inglese Eadweard Muybridge. Tra gli spettatori, Hermann von Helmotz (studiò i legami tra processi vitali e processi chimici, si occupò di fisiologia del sistema nervoso e di organi di senso), Gabriel Lippmann (premio Nobel per la fisica nel 1908 per la scoperta della fotografia a colori), Gaston Tissandier (realizzatore, con il fratello Albert, del primo dirigibile mosso da un motore elettrico), il fisiologo Edward Brown-Séquard e il pittore e scrittore Nada appassionato di nuove tecnologie, l'altro pittore Ernst Meissonier, che non parla una parola di francese e lascia all'amico Marey l'incarico di commentare le immagini. Le riprese riguardano gli studi del movimento animale fi¬ nanziati a partire dal 1872 dal mecenate americano Leland Stanford. A Palo Alto, in California, Muybridge ha sistemato dodici macchine fotografiche al bordo di una pista di equitazione. Gli otturatori vengono azionati dal cavallo stesso durante la corsa, grazie a un intricato sistema di fili disposti trasversalmente lungo la pista stessa. Si ottiene così una serie di fotografie successive che riproducono un certo numero di fasi del movimento. I dodici negativi del cavallo «Occident» al trotto o della giumenta «Salite Gardner» al galoppo, noti in Europa a partire dal dicembre 1878, avevano già stupito artisti, fisiologi e fotografi. Lo stesso Marey era in qualche modo il promotore dell'inchiesta «zoopraxografica» di Muybridge e Stanford. Nel 1873 aveva affermato che il cavallo al galoppo si trova, in una frazione di un tempo, con gli zoccoli sospesi al di sopra del suolo. Questa osservazione, ottenuta da Marey stesso con un metodo grafico, fu verificata e infine confermata dai negativi di Muybridge, promuovendo le ricerche sulle immagini in movimento. Come scriveva Marey in «Etudes de physiologie artistique» (1893), la scienza e l'arte si confondono alla ricerca del vero. Qualche anno dopo il cinema, nato come novità scientifica, cresciuto come rappresentazione precisa della realtà, si sarebbe imposto come spettacolo popolare. Sorella di Talia e di Urania, nel giardino delle arti muoveva i primi passi la decima musa. ni e o

Luoghi citati: Bar Room Scene, California, Europa, Parigi