Parliamone La vendetta dei grafomani corre su intrnet di Stefano Bartezzaghi

Parliamone Parliamone IjV VENDETTA DEI GRAFOMANI CORRE SU INTERNET •m | N ogni azienda che si j occupa per un verso o 1 per l'altro di comunicaI zione c'è un ufficio in AJcui un signore ci sta chiedendo: in che modo potremmo entrare in Internet, e a farci che? Il perché non è in questione: Internet, la rete di comunicazione immateriale via computer, sta allargando le sue maglie attorno ai confini del buon vecchio Villaggio Globale. L'accelerazione di questo processo è enorme e ricorda la parabola della Mappa dell'Impero in scala uno a uno: ombra che ricopre e duplica il territorio. Poi finirà: ma oggi la sensazione è che fra poco chi non sarà collegato con Internet sarà tagliato fuori. L'editoria non può restare estranea, anche se la Mappa di Internet non è più una Cari \ e segna le sue coordinate attraverso video soggetti a black-out elettrici, guasti meccanici, virus informatici, caduta delle linee telefoniche. Ma un editore cosa può farci in Internet? Da Theoria hanno non una, ma due risposte, per questa domanda. La prima è la pubblicazione di un libro di Giuseppe Salza il cui titolo ò, appunto: Che cosa ci faccio in Internet? In pratica, poi, Theoria apre uno spazio sulla rete Internet, a cui si potranno inviare domande, dubbi, suggerimenti sul catalogo della casa editrice, o messaggi per i suoi autori. A Torino, intanto, il gruppo Entasis, il Comune e la Provincia hanno aperto la Bbs letteraria-Opplà: un «osservatorio permanente per la produzione letteraria e artistica» che si configura come biblioteca per inediti. Se siete scrittori esordienti, potete mandare una vostra opera su floppy disk o via modem (termini che richiedono un intuito prodigioso agli ormai pochi non adepti). L'opera entrerà sicuramente nell'archivio, dopodiché verrà soppesata da un Comitato di Lettura e, se ritenuta meritevole, segnalata all'Indice dei Libri per un'eventuale recensione e al Premio Calvino per un'eventuale gratificazione. 11 tutto finirà ben presto anche su Internet. Quando è comparso il fax si esultò, con qualche fretta, per il ritorno della parola scritta. 11 fax doveva sostituire le lettere con il francobollo, per immediatezza, e il telefono, per chiarezza. Con Internet si fa un passo avanti: perché lì è possibile una vera conversazione afona. L'editoria si adegua cercando di dare alla letteratura e all'attività di scrittura in genere una forma interattiva finora faticosa, dove le vecchie annotazioni a margine possono viaggiare a ritroso c arrivare all'autore, diventando battute di dialogo. E' l'incarnazione di un sogno da Oulipo. E' la vendetta dei grafomani, è un palliativo per l'Amazzonia. E' la definitiva sconfitta dell'utopia della televisione culturale: lo schermo televisivo resta l'ultimo apparato massmediatico in cui la letteratura non può entrare, se non di straforo. Ma non si è mai vista una novità pienamente tranquillizzante, e anche il mondo irretito da Internet genera preoccupazioni. L'inconsistenza fisica della comunicazione fa vacillare la nozione di documento: dietro l'immaterialità rimane un sospetto d'irrealtà o di realtà cosiddetta virtuale. Il rapper italiano Frankie Hi-Nrg-Mc ha intitolato un suo disco Verba manent. La letteratura su Internet ribalta la questione, e dice: Scripta volant. Così la religione del Nero su Bianco conosce la sua festosa eresia. Stefano Bartezzaghi

Persone citate: Calvino, Giuseppe Salza, Villaggio Globale

Luoghi citati: Torino