«Bogotà vuole rubarmi le figlie»
Cronache «Bogotà vuole rubarmi le figlie» La giornalista tv Sandra Fei «Aiutatemi a fermare il processo» MILANO. E' l'ultimo atto di una storia atroce. Sandra Fei, la giornalista della Rai che dieci anni fa, a Parigi, si vide rapire le figlie (avevano 4 e 6 anni) dal marito, Jaime Ospina Sardi, rampollo di una potente famiglia di Bogotà, al consolato della Colombia ha ritiralo una notifica: l'avvio del processo per toglierle la patria potestà. Perché questa mossa del suo ex marito? «L'ho capito dopo averci riflettuto per un giorno intero: mi sembrava assurdo che facesse una richiesta simile un anno prima il compimento della maggiore età della figlia più grande. E' evidente che vuole farle adottare dalla sua attuale compagna. Lui è al terzo matrimonio». Ma con quali argomenti convincerà il tribunale di Bogotà? «La sua è una manovra diabolica. Dimostrerà che io, la madre naturale, ho abbandonalo le figlie, che non vado a trovarle, anche se i giudici hanno stabilito che posso vederle solo in Colombia». Perché non va a trovarle? «Perché su quella frontiera è pronta Sandra Fei ] a scattare una trappola per me: j hanno l'ordine di arrestarmi. Il moj live? Ne ha trovati mille quest'uoi rou che ò persino riuscito a fare censurare il mio libro "Perdute" dalla Corte Costituzionale di un ! Paese dove la censura non esiste». Dunque, se va in Colombia l'arrestano; se non ci va, le tolgono la patria potestà? «E' così. In tutti questi anni le mie telefonale sono siale dirottale oppure sono slate ricevine, dalle piccole, sotto sorveglianza. E se fosse solo per l'arresto... Ma essere presa può significare sparire dalla faccia della Terra». Che cosa farà? "Mi appello ancora una volta al governo italiano: deve intervenire perché le mie figlie sono cittadine italiane e non possono, quindi, essere messe in stato di adoltabilità». Lei non vede le sue bimbe da anni. Le è rimasta la speranza? «Si. E' quella che mi aiuta ad andare avanti. Spero che un giorno loro, diventale grandi, vogliano venire a cercarmi. Non mi sono rassegnala: sogno il momento in cui potrò dir loro quanto le ami». [d. dan.] Sandra Fei
Persone citate: Jaime Ospina Sardi, Sandra Fei
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