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Un giorno intero sulla sedia elettrica ATLANTA Fissato (definitivamente?) per la notte scorsa il supplizio dell'inglese Un giorno intero sulla sedia elettrica Rinviata e poi confermata l'esecuzione in Georgia WASHINGTON. Si è trasformata in un crudele tira e molla l'esecuzione ad Atlanta di Nicholas Ingram, il cittadino britannico condannato a morte per aver ucciso un uomo di 55 anni in Georgia quasi 12 anni fa. Ieri sera, mentre Ingram si trovava già nella stanza accanto alla camera della morte, il giudice federale Horace Ward ha rinviato l'esecuzione di tre giorni, per consentire a una corte d'appello di esaminare l'ennesimo ricorso della difesa. Tutto sembrava bloccato,' ma il procuratore Michael Bowers si è immediatamente rivolto a un giudice di grado superiore e nel giro di un paio d'ore il rinvio è stato annullato. L'esecuzione era prevista per la notte appena trascorsa; al momento in cui il giornale va in edicola dovrebbe quindi essere già avvenuta, ma per Ingram c'era ancora un filo di speranza, un possibile intervento della Corte su¬ prema, e dato l'incredibile succedersi di colpi di scena non si ecludeva che la tremenda giornata potesse concludersi diversamente dal previsto. E' dall'altro ieri che Ingram è pronto per l'appuntamento con il boia. Le guardie carcerarie gli hanno rasato la testa e le gambe per favorire la conduttività del corpo. Ingram ha rinunciato all'ultima cena e all'ultima dichiarazione, borbottando al funzionario del carcere: «Non ho nulla da dire a te o al tuo registratore». Particolare notevole: quando il giudice Ward ha sospeso l'esecuzione, la notizia è stata data al mondo dalle agenzie di stampa, e alla madre Anne (arrivata dall'Inghilterra per perorare la causa del figlio). Ma nessuno si è preso la briga di informare l'interessato, chiuso depilato nella cella adaciente alla sedia elettrica per un altra mezz'ora prima di conoscere la decisione del giudice. [e. st.]