Su nuova rappresentanza in fabbrica e trattenute sindacali Referendum sindacati divisi di Paolo Patruno

Su nuova rappresentanza in fabbrica e trattenute sindacali Referendum, sindacati divisi Su nuova rappresentanza in fabbrica e trattenute sindacali Per ora solo la UH decisa per il «no» ROMA. Sindacati in ordine sparso nell'incombente scontro sui referendum. L'unità che Cgil, Cisl e Uil hanno salvaguardato, pur con qualche contrasto, nella maratona per la riforma delle pensioni, non è riuscita invece a coagularsi in quest'altro fronte di battaglia. E cosi, la Uil ha lanciato i suoi Comitati per il «no» nei referendum sui nuovi metodi di rappresentanza sindacale e sulle trattenute sindacali, il cui automatismo è rimesso in forse. La Uil da sola, perché Cisl e Cgil stanno per ora alla finestra. Con la speranza di evitare lo scoglio referendario affidandosi ai partiti che faticosamente studiano nuove leggi per far saltare i referendum. Ma mentre la Cisl sembra disponibile a battersi per il «no», più delicata è la posizione della Cgil. Perché a promuovere il referendum sulla rappresentanza vi sono anche esponenti della sua corrente di sinistra, «Essere sindacato», i militanti di Rifondazione comunista accanto ai Cobas. E prima del congresso, la Cgil non vuole una guerra civile. Alla Uil sono già pronti a scendere in campo. Dichiara Franco Lotito, il segretario confederale responsabile dell'organizzzionc: «Il nostro primo obiettivo è la modifica del progetto di legge di Carlo Smuraglia, presidente pds della commissione Lavoro in Senato, perché favorisce la frammentazione sindacale. E codifica la spaccatura fra la funzione delle Rsu e quella dei sindacati nazionali proprio nella contrattazione aziendale». Il referendum sulla rappresentanza promosso da Rifondazione riguarda, anzitutto, la richiesta di attribuire pieni poteri rappresentativi ai sindacati eletti direttamente dai lavoratori anche se alternativi alle confederazioni nazionali. Poi si chiede che siano le Rsu a sottoscrivere i contratti collettivi e infine si propone l'allargamento del nuovo regime anche ai lavoratori pubblici. Ricorda Lotito: «Dopo l'accordo del 23 luglio '93, le contrattazioni aziendali devono svolgersi entro i parametri fissati in sede nazionale dai sindacati al momento della firma dei contratti. Ma se le Rsu nascono come soggetto autonomo, se¬ parato dai sindacati nazionali, il rispetto della politica dei redditi non è più vincolante, diventa una semplice facoltà. Insomma, il progettoSmuraglia favorisce il corporativismo, riduce il ruolo del sindacato in fabbrica a una funzione sussidiaria, senza potere nelle contrattazioni. Questa soluzione porterebbe al più completo disordine contrattuale». Che impensierisce seriamente anche la Confindustria. Nel metodo di elezione delle Rsu (due terzi voto di lista, un terzo assegnato alle organizzazioni con più suffragi), la Uil si dice ora disponibile a superare anche quel ((terzo di garanzia», quel premio maggioritario assegnato alle organizzazioni più forti. Ma difende strenuamente il sindacato come cogestore della contrattazione aziendale. Più sbrigativo il «no» della Uil sul referendum proposto dai Club Pannella per abolire l'automatismo della trattenuta della quota sindacale su salari e pensioni, che dovrebbe invece essere rinnovata ogni anno. «L'effetto per noi sarebbe irrilevante - chiarisce Lotito - perché la contribuzione è regolata su basi contrattuali. Ma l'obiettivo vero di questa campagna è indebolire il sindacato. Almeno su questo fronte siamo tutti uniti». Come si difende la Cgil dalle critiche della Uil? Il n. 2 Gugliemo Epifani spiega: «Noi stiamo tentando di trovare una soluzione legislativa, anche se l'azione di filibustering del Polo non ci dà molte speranze. I referendum sono un segnale politico contro il sindacato, un attacco strumentale. In questo quadro - replica Epifani - mi rammarico che la Uil abbia voluto muoversi da sola, su un tema che interessa tutti e tre i sindacati. Riconosco che la nostra posizione è più complicata, perché all'interno abbiamo visioni diverse. Ma proprio per questo era più utile un confronto unitario». A mezza via la Cisl, alla ricerca di una modifica della proposta Smuraglia. «Ma ci stiamo già attrezzando per scendere in campo per il "no" - annuncia Raffaele Morese -. Spero che anche la Cgil stia al gioco». Paolo Patruno Il segretario generale della UH Pietro Larizza

Persone citate: Carlo Smuraglia, Epifani, Franco Lotito, Lotito, Pietro Larizza, Raffaele Morese, Smuraglia

Luoghi citati: Roma