Civitavecchia, dai magistrati disco rosso alla processione

Civitavecchia, dai magistrati disco rosso alla processione Civitavecchia, dai magistrati disco rosso alla processione Promosse 11 visioni su 284 CIVITAVECCHIA DAL NÒSTRO INVIATO Se cercate la madonnina piangente, chiedete della chiesetta di S. Agostino. E' in campagna, a qualche chilometro dalla città. Ci arrivate e vi trovate davanti a un cantiere. Operai che lavorano al portone, alla scala d'ingresso, alla cappella intema. Ci sono quelli che spianano la campagna circostante e preparano un parcheggio. Chi collega gli altoparlanti. E la signora Amina, che gestisce un ristorante sul piazzale, già prepara i nuovi menù da appendere sulla porta. E' qui, infatti, intorno a questa parrocchia da settanta posti, che tra otto giorni, salvo problemi dell'ultima ora, nascerà la «Lourdes» italiana. Tjn definizione che non sembri esagerata. Sotto l'aspetto religioso, è stato il vescovo Girolamo Grillo in persona da annunciare: nel giorno di venerdì santo, con una solenne processione, la statua della madonnina piangente tornerà a casa. E a sera confermava: «Farò di tutto per fare quella processione». Per l'organizzazione, invece, s'è impegnato il Comune. «Ci aspettiamo una massa enorme di pellegrini. Tra le cinquanta e le settantamila persone», dice il sindaco, Pietro Tidei, pds. Forse saranno persino di più. Addirittura si pensa di ormeggiare in porto una nave per ospitarne qualche migliaio. Il sindaco da due giorni sta tempestando di telegrammi la prefettura. E già sogna ad occhi aperti: i parcheggi a pagamento, un grande santuario, una chiesa da mille posti, un camping da far gestire a una cooperativa di giovani disoccupati, un grande albergo, la casa del pellegrino, mense. Ci sono addirittura venti ettari di terreno, ricchi di acqua termale, che potrebbero diventare una sosta all'insegna del relax. L'architetto Alfero Antonini, il più «in» di Civitavecchia, ha già avuto l'incarico di studiare l'area. «Ma non accusateci - mette le mani avanti il sindaco - di puntare solo al business. Un amministratore dovrà pure prepararsi adeguatamente a questo evento. E comunque, anche se c'è chi fa polemiche, non trovo nulla di male a non disdegnare gli incrementi per la nostra economia». Tanta frenesia, comunque, infastidisce qualcuno. Mischiato tra gli altri, davanti alla parrocchia, c'è un operaio d'eccezione. E' Fabio Gregori, di circa trenta anni, elettricista, che è il legittimo proprietario della statuina. Sta lavorando sodo, arrampicato su una scala, e non gradisce le attenzioni: «Basta domande. Per me, tutto questo interesse che è venuto fuori è un disgusto. Anzi, dirò di più, è un'offesa alla Chiesa. Nessuno ha capito il significato della madonnina. Non c'è rispetto per le cose sacre». Poco distante c'è la moglie, la signora Annamaria, biondi capelli ricci e maglione, che spiega: «In famiglia proviamo una sensazione di grande gioia e di pace. Non abbiamo mai pensato che queste lacrime siano una cosa brutta. Certo non vengono per caso. Sono un invito a convertire i nostri cuori». Mentre Annamaria Gregori parla, con il piccolo Davide nel passeggino, accanto a lei c'è Jessica. Cinque anni, i capelli rossi, qualche dentino caduto e tantissima vivacità. Per prima, agli inizi di febbraio, Jessica ha visto la madonnina piangere. Ieri aveva preparato un disegno che sperava di CITTA' DEL VATICANO. Negli ultimi novant'anni di apparizioni la Chiesa ha detto 11 volte «sì» e 284 «no». La prima apparizione mariana della quale si abbia notizia risale all'anno 270. Nel 1953 piange la statuetta di gesso di una madonna, a Siracusa. 11 fenomeno si ripete davanti a poliziotti, cineprese e scienziati, che raccolgono lacrime «umane». Lo stesso anno i vescovi siciliani «riconoscono» il miracolo. Trent'anni dopo a Vigevano, una donna dice di avere in casa una Madonna che piange. Mentre la gente accorre si scopre che le lacrime sono frutto di una pistola ad acqua. Bocciata anche la Madonna che canta, a Salerno noi 1985. E ancora nel 1985, a Schio, il segretario della de locale parla di apparizioni e di un «soave profumo» che le accompagna. Il vescovo risponde: suggestione. Poi la magistratura scopre un'essenza eli rosa di marca francese e offerte finite su conti correnti privati. [r. cri.] guardare meglio: aho', quella piangeva! E' un fatto che convincerà anche i miscredenti». Racconta anche, il vescovo, come sua sorella abbia toccato il sangue della statua: «E' un altro fatto strano. Il dito s'è macchiato e dopo pochi secondi il sangue era scomparso». Restano scettici i giudici, invece. Ieri si sono presentati di nuovo nella residenza vescovile, annali di apparati industriali per radiografie. Nulla sarebbe emerso. Però forse non basta ancora. Ed ecco perché la processione del Venerdì santo potrebbe slittare. Ma i magistrati, si sa, fanno il loro mestiere. E poi non hanno il conforto dei mistici. Proprio una mistica, infatti, ovvero «una donna che prega intensamente», è alla radice della convinzione di monsignor Grillo. «Mi ha telefonato dall'Australia - racconta - proprio il giorno in cui la madonnina pianse. Era mattina. Alle otto avevo fatto colazione, poi erano arrivati mio cognato e mia sorella. Proprio per loro, che non l'avevano vista, ho preso la statua dal canestro pieno di bambagia dove era riposta. L'ho liberata dalla carta e dallo spago con cui la proteggo. La mistica mi ha telefonato in quel momento per dirmi che la madonnina andava sciolta. E' stata una corrispondenza che mi ha colpito, non c'è dubbio. Poi ha pianto». IN 90 ANNI regalare al parroco, don Pablo: una madonna bianca che piange dagli occhi un Fiume di rosso, due bambini e due angeli che osservano, nuvole e prati. «Questa sono io», dice. E indica una delle figurine. «Jessica è una bimba molto intelligente, ma è rimasta sotto choc. Per un mese non è riuscita a dormire», racconta il vescovo Girolamo Grillo. Da quando ha avuto l'esperienza diretta di vedere le lacrime, monsignor Grillo è anche lui particolarmente emozionato. Cerca di mantenere qualche cautela: «Andiamoci piano a parlare di Lourdes. La Chiesa ci metterà cinquanta anni a decidere se è stato un miracolo. Se sono rose, fioriranno». Ma questi sono obblighi del ruolo. A guardare l'uomo, si capisce che non sta nella pelle dalla gioia: «E' una grande emozione che ti strugge il cuore. Io dico che siamo di fronte a un fatto non spiegabile umanamente. La ragione non può spiegare come una statua che non ha marchingegni, né intrugli, possa sanguinare». Gli là eco il cognato Antonio Arena, marito della signora Maria Grazia: «Avevo tanti dubbi. Ma poi ho visto la lacrima formarsi. Prima debile. Poi s'è gonfiata ed è scivolata lungo la gota. Mi sono tolto gli occhiali per France In alto il vescovo Girolamo Grillo e un gruppo di fedeli a Civitavecchia A fianco l'abate René Laurentin Duro il proprietario della sacra reliquia: «Tutto questo interesse mi disgusta: un'offesa alla Chiesa» IL MIRACOLO INTERPRETATO sco Grignetti |FOTO DA EPOCA]

Luoghi citati: Australia, Citta' Del Vaticano, Civitavecchia, Salerno, Schio, Siracusa, Vigevano