Scatta l'allarme-prezzi I commercianti: Iva e lira debole spingono l'inflazione verso il 6% di R. Masci

Scatta l'allarme-prezzi Scatta l'allarme-prezzi / commercianti: Iva e lira debole spingono l'inflazione verso il 6% ROMA. Torna l'allarme inflazione e riparte dai generi alimentari, aumentati nei primi tre mesi dell'anno del 3,8 per cento. A segnalare un'ondata di rincari è la Confcommercio, che avverte: il costo della vita potrebbe salire al 6 per cento. Andando a far la spesa si pagheranno di più generi tutt'altro che di lusso: il caffè viaggia verso uri aumento del 42,2 per cento, il formaggio grana ha buone probabilità di superare un rincaro del 30 per cento, l'olio d'oliva può salire di quasi il 23 per cento e via dicendo. Di questa situazione è colpevole, in parte, la manovra-bis, ma anche l'inflazione importata, quella cioè determinata dalla svalutazione della lira, che ha fatto gonfiare i prezzi di carni bovine, latticini, surgelati, pesce conservato e quant'altro viene dall'estero. Poi ci sono i rincari degli altri settori, dall'abbigliamento, cresciuto del 10-15 per cento, agli utensili casalinghi, saliti del 20 per cento. Tutto questo mentre la dinamica salariale è impostata su un'inflazione programmata al 2,5 per cento annuo. Il governo, comunque, non si scompone e il ministro dell'Industria, Ciò, ha attivato il suo osservatorio prezzi per verificare i dati e prendere contromisure. R. Masci A PAGINA 27

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