«Era ora» Parla il padre della piccola

«Era ora» «Era ora» Parla il padre della piccola NAPOLI. Giada ha 2 anni e mezzo, rna non vive con la spensieratezza alla quale ogni bambino della sua stessa età ha diritto. Ha una malattia incurabile, la talassemia. Ogni 40 giorni deve essere sottoposta a una trasfusione, e da qualche giorno ha iniziato una terapia particolarmente dolorosa. Nata in seguito a fecondazione assistita, deve il suo male a una truffa imputata a Raffaele Magli, il ginecologo che ha tenuto in cura la madre e che, al momento della fecondazione dell'ovulo, ha sostituito il seme del marito della donna, Roberto Minucci, con quello di un donatore portatore sano del morbo di Cooley. Roberto vuole un bene dell'anima alla bambina, poco importa se non ò il padre biologico. «Di questa storia - dice - non avrei mai parlato se non per sollevare un caso». Quale caso? «Io non voglio che accadano ad altri cose orribili come quella capitata alla mia bambina. Per questo motivo ho voluto rendere pubblica la nostra vicenda». Grazie alla sua denuncia il ginecologo Magli è finito sotto processo: vuol dire questo? «Sì, anche questo. Io mi sono battuto e continuo a battermi perché non si ripetano più casi come quello di cui è rimasta vittima Giada. Io non voglio generalizzare, sono convinto che nel campo della fecondazione assistita esistano medici seri e sensibili. Ma credo anche alla necessità di punire con la massima severità i truffatori senza scrupoli. Alla prima udienza, il 4 ottobre, sarò in tribunale per guardare ancora una volta negli occhi il dottor Magli. Io ho sempre avuto fiducia nella giustizia, ero certo fin dal primo momento che la mia denuncia non sarebbe stata archiviata». Nell'ordinanza di rinvio a giudizio il magistrato sottolinea in modo drammatico la necessità di una legge nel campo della fecondazione assistita: è d'accordo con lui? «Certamente sì. Lasciare mano libera a chiunque in un settore così delicato è pura follia. Sono d'accordo anche con quei medici che hanno deciso di sottoscrivere un codice di autoregolamentazione. Ma torniamo al signor Magli: il magistrato ha fatto benissimo a sequestrare il suo laboratorio. Così gli riuscirà più difficile fare del male ad altra gente». [f.m.i

Persone citate: Cooley, Magli, Raffaele Magli, Roberto Minucci

Luoghi citati: Napoli