PERCHE NON ENTRO IN POLITICA

« PERCHE' NON ENTRO IN POLITICA Poca o tanta che sia cale popolarità, un mio ingresso nella campagna elettorale potrebbe spostare i pesi e alterare il gioco, e ciò senza che sia affatto dimostrata una mia specifica competenza. Sbaglio se sento questa responsabilità e decido di conseguenza di tenermi in disparte!' A me francamente sembra proprio di no, anche perché potrei suscitare dilemmi ideologici in tutti coloro che, pur appartenendo ad un determinato schieramento politico, potrebbero avere simpatie per la mia persona eventualmente candidata nell'altro. La politica deve fare il suo libero gioco. Io non voglio alterarlo. A tale proposito è davvero fastidioso continuare a vedere all'opera tante persone interessate che insistono nel mettere il loro cappello sulla mia testa. Chi, in tutta fretta, ha collega- to il mio nome a questo o quello schieramento resterà alla fine deluso. Non mi pongo il problema di cosa farò da grande perché mi è già capitato più volte di cambiare mestiere e orizzonti. Una cosa però è certa: qualunque scelta farò, avverrà alla luce del sole. Non ho, né voglio avere referenti. Per il momento mi va benissimo dedicarmi alla docenza universitaria e cimentarmi come editorialista. Anzi, a pensarci bene, se proprio debbo invadere un campo altrui, forse potrebbe solleticarmi più il giornalismo che la politica. Chissà! Potrebbe essere un altro modo per servire il cittadino Mi scuso per aver rubato spazio per fatti tutto sommato personali. D'altronde debbo constatare che molti hanno consumato inutilmente carta stampata per cucirmi addosso un ruolo politico, forse invocato più per timore che per sincera convinzione. Antonio Di Pietro

Persone citate: Antonio Di