Dancalia, contatto coi rapitori Vivi e in salute gli italiani catturati
Denteali®, contatto coi rapitori ETIOPIA Anziani afar li hanno visti nel deserto. Si dovrà pagare un pedaggio Denteali®, contatto coi rapitori Vivi e in salute gli italiani catturati ASMARA. Stanno bene i nove italiani rapiti mentre attraversavano il deserto della Dancalia da un gruppo di predoni della tribù afar. Fonti della Farnesina hanno annuncialo che gli emissari inviati sabato dagli anziani della tribù sono riusciti a vedere i rapiti e a stabilire un contatto con i sequestratori. Lo condizioni fisiche dei nove non sembrano suscitare preoccupazioni. E, a quanto pare, non sono state ancora avanzate preciso richieste per la loro liberazione. 1 nove si trovano nella zona di Afderà, oltre 200 chilometri a Est di Makallò - capoluogo del Tigrai, la più settentrionale delle province etiopiche. Il primo contatto con i sequestratori ò stato stabilito ieri mattina nella zona di Afderà, oltre 200 chilometri a Sud Est di Dallol, dove alcuni «saggi» afar hanno potuto vedere gli ostaggi, che erano insieme e apparivano in buone condizioni di salute, senza però poter loro parlare. I «saggi» afar hanno, invece, parlato con i sequestratori, che hanno dichiarato di aver rapito i nove italiani perché entrati, «senza autorizzazione» nel loro territorio. Dopo quello di ieri, frutto dolio ricerche avviate sia dalle autorità etiopiche (in costante collegamento con l'ambascictore d'Italia, Maurizio Melani), sia dai «consigli dei saggi» delle tribù afar (costituiti anche in Eritrea dalle autorità di Asinara, a loro volta in costante collegamento con l'ambasciatore Claudio Bay Rossi), sono ora attesi ulteriori contatti con i sequestratori, che dovrebbero vedere impegnate «personalità afar maggiormente autorevoli», secondo quanto riferiscono fonti informate. Scopo di questi contatti, riferiscono ancora le stesse fonti, dovrebbe essere la definizione delle modalità per il rilascio degli ostaggi, per i quali i sequestratori (almeno nel primo contatto di ieri) non sembrano aver posto condizioni e che, in caso contrario, potrebbero limitarsi al pagamento di un «pedaggio» per l'ingresso «non autorizza- to» dei nove turisti italiani nel deserto dancalo. La quantificazione di questo pedaggio, che assumerebbe il carattere di una trattativa tra i sequestratori - i quali secondo fonti eritree sono afar della tribù Ugugum, in passato armala in funzione antiguerriglia dal deposto regime militare etiopico - e i «saggi» delle altre tribù afar, potrebbe richiedere qualche giorno. Ma la conclusione positiva di un eventuale negoziato sembra probabile. Ancora incerte appaiono, invece, le modalità di trasferimento degli oslaggi da Afderà. La città etiopica più facilmente raggiungibile da Afderà, per un successivo trasferimento dei nove turisti italiani ad Addis Abeba, prima del loro rientro in Italia, e quella di Makallè. Un tale trasferimento richiederebbe, probabilmente, l'impiego di elicotteri dell'aviazione etiopica, poiché la distanza tra Afderà e Makallè (oltre 200 chilometri) sembra sconsigliare una nuova marcia a dorso di cammello, dopo quella a cui sono già stati sottoposti i nove italiani, per raggiungere da Dallol la zona dove sono ora trattenuti, in condizioni climatiche decisamente migliori di quelle della depressione dancala. Giunta l'altra sera all'Asinara, la moglie di uno degli ostaggi, Lucia Ciboldi, ha espresso la sua «gioia immensa» appena appresa la notizia della localizzazione del marito, Claudio Pozzati e degli altri suoi compagni d'avventura. «Dopo le notizie contraddittorie e allarmanti dei giorni scorsi - ha dichiarato - posso finalmente tirare un sospiro di sollievo insieme con tutti i familiari dei compagni di mio marito, che ho subito avvertito. Adesso, spero solo che il rilascio avvenga al più presto e sono pronta a partire in qualsiasi momento per Makallè». [Ansa] Giancarlo Falcetti era in Dancalia assieme ai nove turisti italiani rapiti ed è scampato alla cattura da parte degli afar per pura fortuna (FOTO ANSA)
Persone citate: Claudio Bay Rossi, Claudio Pozzati, Giancarlo Falcetti, Lucia Ciboldi, Maurizio Melani
Luoghi citati: Addis Abeba, Asmara, Dancalia, Eritrea, Etiopia, Italia
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