L'Airbus per Bruxelles esploso (60 morti) dopo una retata di ultra in Belgio «Vendetta islamica sul jet romeno»

LAirbus per Bruxelles esploso (60 morti) dopo una retata di ultra in Belgio LAirbus per Bruxelles esploso (60 morti) dopo una retata di ultra in Belgio «Vendetta islamica sul jet romeno» Gli integralisti algerini rivendicano la strage BUCAREST. L'Airbus A 310 della compagnia romena Tarom, precipitato venerdì scorso nei pressi di Bucarest provocando la morte delle 60 persone a bordo, in maggioranza di nazionalità belga, è esploso in volo. La notizia è certa e, da ieri, è accompagnata da un'ipotesi inquietante, quella che a far saltare l'aereo sia stato un attentato dei fondamentalisti islamici. In attesa dei risultati di un'inchiesta preliminare, previsti per le prossime ore, il maggior numero di elementi finora a disposizione degli inquirenti convergono comunque sull'ipotesi-attentato, mentre vi sono stati diversi nuovi allarmi rimasti fortunatamente senza riscontro. A parlare di un'esplosione in volo era stato subito un testimone del disastro, avvenuto durante una bufera di neve pochi minuti dopo il decollo dell'apparecchio alla volta di Bruxelles. Nel medesimo senso si sono pronunciati anche alcuni degli esperti romeni e stranieri che stanno procedendo nella complessa opera di identificazione delle vittime. Il direttore del locale obitorio ha sottolineato che sono stati ritrovati solo frammenti umani di dimensioni ridottissime: sembra così avvalorata l'ipotesi di una deflagrazione che avrebbe dilaniato i corpi prima dell'impatto con il suolo. Questa ipotesi risulterebbe confermata se le analisi di laboratorio indicassero la presenza di ossido di carbonio nel sangue delle vitti- me, 49 passeggeri e undici componenti l'equipaggio. Trentadue dei passeggeri erano belgi e all'inchiesta partecipano esperti venuti da Bruxelles, oltre che francesi e americani. Nella capitale belga l.'ufficio di un'agenzia di stampa internazionale ha intanto ricevuto un biglietto di rivendicazione scritto a mano. Inquietante il testo: «La mano di Allah colpisce gli infedeli anche in cielo. Morte agli infedeli. L'Islam vincerà». Immediato il collegamento con un episodio di un mese fa: il Già (Gruppo islamico armato) algerino aveva minacciato rappresaglie dopo lo smantellamento di una rete di fondamentalisti da parte della polizia belga. Il documento è di una sola pagina, sen¬ za indicazione degli autori o della sua provenienza. La magistratura di Bruxelles ha informato di «prendere molto sul serio» la lettera anonima. Fonti giudiziarie hanno notato che rivendicazioni di questo tipo sono «normali» dopo ogni attentato o episodio che potrebbe essere un attentato, ma hanno detto che la lettera - ricevuta dalla Reuter e trasmessa agli inquirenti di Bruxelles - «viene comunque presa sul serio e studiata attentamente». Già il 15 marzo il volo Bucarest-Bruxelles della Tarom era stato oggetto di un allarmebomba rivelatosi infondato. Di un ordigno sull'Airbus ha parlato ieri anche un interlocutore anonimo che ha telefonato all'ambasciata di Francia a Buca¬ rest. L'uomo, che non ha rivendicato però l'eventuale azione terroristica a nome di nessuna organizzazione, è apparso «mentalmente disturbato» ad una prima analisi degli investigatori romeni, che non escludono però nessuna ipotesi. La Tarom aveva escluso dal primo momento che potesse trattarsi di un errore umano. La stampa romena aveva parlato subito di un possibile attentato, mentre altri hanno da subito puntato il dito contro l'Airbus, protagonista di diversi altri incidenti. I più recenti, gli scorsi settembre e febbraio: nel primo caso, un Airbus della Tarom aveva perso quota per 4500 piedi prima che il pilota riuscisse ad atterrare senza danni all'aeroporto di Orly, a Parigi. Nel secondo, un colpo di vento aveva destabilizzato l'apparecchio mentre era in volo sull'atlantico proveniente da Chicago. La Tarom, peraltro, ha accusato la Airbus di aver «nascosto qualcosa» su questi incidenti. Ieri vi è stata un'altra minaccia connessa con il disastro di venerdì: ha riguardato un aereo della Tarom diretto a Parigi, che è stato fatto atterrare nella città romena di Timisoara, mentre l'aeroporto internazionale di Bucarest veniva brevemente chiuso al traffico. Da parte sua, la polizia romena ha messo in guardia contro una «psicosi allarmistica» e ha indicato che ancora nulla permette di confermare l'attentato. [e. st.] Resti dell'Airbus della Tarom, precipitato venerdì nei pressi di Bucarest